Diderot, mio padre

Diderot, mio padre

Lingua originale: francese
Traduzione di Nicola Sallustio
Titolo originale: Mémoires pour servir à l'histoire de la vie et des ouvrages de Diderot
A cura di Giuseppe Scaraffia

L'amata terzogenita, del filosofo dell'Ancien Régime, consegna al ricordo la parte migliore della vita del padre.

Pubblicati nel 1813 in Germania, dopo essere circolati a lungo manoscritti, i Mémoires pour servir à l'histoire de la vie et des ouvrages de Diderot, furono composti poco dopo la morte del filosofo. Madame de Vandeul, terzogenita di Diderot, li redasse in un semplice stile non letterario, da cronaca settecentesca, e la storia di lei suggerisce che a queste pagine consegnasse anche il ricordo della parte migliore della sua vita. Figlia devota e amata, del padre condivise idee ed entusiasmi sotto l'Ancien régime; nel nuovo andò sposa di un ricco e buon industriale e condusse vita spenta. Per questo forse, dagli episodi rievocati, il ritratto di Diderot sembra uscire dalla storia: generoso, coraggioso bohémien, in lotta contro il potere conformista d'ogni epoca e regime.

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