Un'occasione per ritrovare il Croce letterato e grande prosatore.
Scriveva Renato Serra nel 1913 che gli italiani non si erano quasi accorti che Croce era quasi miglior letterato che critico. I due «quasi» sono suoi, del Serra. E uno è senz'altro di troppo: né allora gli italiani si sono accorti, e tanto meno se ne accorgono oggi, che Croce è uno dei prosatori più nitidi ed esatti, più avvincenti, più acuti ed arguti del nostro secolo. E di una prosa che racconta, che sa impareggiabilmente raccontare, senza sfagli e capricci dell'immaginazione, con rigore di documenti e di filologia, vicende lontane nel tempo, vite avventurose e appassionate. Pubblicando una delle sue Vite di avventure, di fede e di passione, speriamo che gli italiani finalmente se ne accorgano. Al di là delle polemiche sulle teorie estetiche e la critica letteraria del Croce, il Croce «narratore» è da ritrovare, da riscoprire - e da godere.
1 Gennaio 1983
La memoria n. 60
100 pagine
EAN 9788838902222
Non disponibile
Benedetto Croce (1866-1952) pubblicò questa cronaca erudita e letteraria sulla «Rassegna pugliese» di Trani, nel 1888; successivamente fu inserita nella celebre raccolta di saggi su La rivoluzione napoletana del 1799 uscita in prima edizione per la Loescher nel 1897.
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