Un libretto che contiene tutti gli scritti di Sciascia non firmati e destinati a servire l'attività editoriale per questa casa editrice.
Malumorosa e beffarda, e di irosa malignaggine, è la voce «editore» di Nicolò Tommaseo nel Dizionario della lingua italiana. Vi si salvano solo «gli editori letterati e scienziati», quali c'erano «un tempo»: gran divoratori di libri, che avevano felicità di mira nelle scelte affabilità di «cure» nel «dare»; e anche nel «darsi» all'incontro con il lettore. Sapevano, quei rari, stirare le proprie ombre sui programmi; e impegnarvisi con severità morale e civile, compagnevoli e affidabili. A questa stirpe antica si appartengono Vittorini e Calvino, Niccolò Gallo e Leonardo Sciascia; che con passione e prensilità intellettuale fecero, dell'editoria, un'attività collaterale alla critica nell'ordine congiunto della letteratura e della società civile. Un ritratto inedito di Sciascia editore si consegna in questo libro, che i quadratini di copertina e le note editoriali dello scrittore raccoglie e distende come conversazione pubblica e privata insieme. Come nervatura di una biografia letteraria; se non di un'autobiografia disseminata nei libri che fecero la felicità di Sciascia lettore ed editore, e ricomposta in catalogo e Biblioteca. Il fascino lento e la leggerezza strepitosa dell'erudizione seducono; e il lettore impegnano su «fatti diversi di storia letteraria e civile». In un altro modo può essere letto il libro. Come il racconto, per capitoli più o meno minimi, della storia di un'impresa editoriale inventata dalla letteratura di Sciascia. Salvatore Silvano Nigro
2003
La memoria n. 567
328 pagine
EAN 9788838918155
Fuori catalogo
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: