Il manoscritto di Shakespeare

Il manoscritto di Shakespeare

Un intrigo tra il giallo e la spy story su un'ipotesi non d'invenzione che Shakespeare fosse siciliano, e su una fantasia non incredibile, che se ne sia trovata la prova occultata.

Un affermato scrittore di provincia riceve una mattina la visita di un vecchio maestro in pensione, con una proposta tanto improbabile da non poter non venir ascoltata. Si tratta di scrivere la storia dell’enigma, e dell’instancabile ricerca per risolverlo, che ha occupato una vita intera con l’abbandono avventuroso e devoto di una specie di Graal personale. Tanti anni prima, in circostanze casuali, il vecchio maestro era venuto in possesso del manoscritto contenente la prova inconfondibile della vera identità di William Shakespeare; non il figlio autodidatta del guantaio di Stratford on Avon, ma uno scrittore siciliano, nobile fuggiasco per motivi religiosi. Ad affermarla, a coltivarla, a seguirla, il maestro aveva sacrificato tutto di se stesso, perdendo la propria reputazione ma guadagnando in compenso una giustificazione e un senso. Mezzo dubbioso mezzo divertito, lo scrittore ascolta le parole del fantasioso visitatore da cui si dipana una storia dislocata su diversi piani. Prima di tutto la vita, pirandellianamente doppia, dell’incredibile personaggio, divisa senza mediazioni tra il patetico, di una famiglia gretta che lo piglia per stolto, e l’eroico, dell’inseguimento delle carte e degli indizi reputati capaci di rivoluzionare la storia della letteratura. Poi la vicenda del manoscritto stesso, piena di contraddizioni e di misteri in cui i tanti buchi della biografia del falso Shakespeare sembrano sagomati su misura per essere riempiti dalle notizie di quello vero. Infine le trappole, le trame che altri cacciatori hanno teso, per proteggere la versione ufficiale del grande bardo della lingua inglese.
Domenico Seminerio è un maestro di sofisticati artefatti letterari: la sua inventiva si accende quando una situazione storica di partenza vera o verosimile, può servire a far compiere alla storia le più intricate acrobazie, e in essa far vorticare personaggi vestiti di panni dimessi.

1 Gennaio 2008

La memoria n. 742

368 pagine

EAN 9788838922879

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autore

Domenico Seminerio (Caltagirone, 1944) insegna Lettere nel liceo classico della sua città. Ha pubblicato con Sellerio il suo primo romanzo Senza re né regno (2004), Il cammello e la corda (2006) e Il manoscritto di Shakespare (2008). Altre sue opere, due poemetti e studi archeologici sul territorio di Caltagirone. 

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