Il primo esempio di poliziesco «colto» realizzato nell’ambito della letteratura dell’Europa meridionale.
Nel 1884, a quindici anni dalla prima comparsa del Mistero della strada di Sintra, Eça de Queiroz e Ramalho Ortigão congedavano l'ennesima delle molte edizioni di questo loro romanzo giallo con parole che solo scrittori innamoratissimi della propria opera avrebbero avuto: «è abominevole, vi è tutto quello che un romanziere non dovrebbe mettervi e che un critico dovrebbe togliere». Sicuramente l'abominio era nel fatto che i due padri del realismo e del positivismo letterario portoghese s'erano fatti tentare dal mistero e dal sogno, in un genere, il poliziesco, appena nato: e per di più complicandolo immaginificamente con la messa in opera di una riuscita mistificazione. Il mistero della strada di Sintra, infatti, uscì a puntate sul quotidiano «Diário de Notícias» dal 23 luglio 1870, come servizio di cronaca nera su di un omicidio e sull'inchiesta di polizia, svelando ai lettori solo con l'ultimo articolo e con la soluzione del delitto che di finzione letteraria s'era trattato.
1989
La memoria n. 194
292 pagine
EAN 9788838905384
Non disponibile
José Maria de Eça de Queirós (Povoa de Varzim, Minho, 1845-Parigi, 1900) e José Duarte Ramalho Ortigão (Porto, 1836-Lisbona, 1915) fondarono insieme il mensile «As Farpas» nel 1871 iniziando la diffusione del realismo e della cultura positivista in Portogallo. Queirós è il massimo esponente del realismo portoghese. Fra le sue opere: La colpa di prete Amaro, Il mandarino, L'illustre casata Ramires, La città e le montagne e, con questa casa editrice Alves & C. (2000).
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