La Nera di…

La Nera di…

Lingua originale: francese
Titolo originale: Voltaïque
A cura di Lucia Cenerini

Ricostruire un narrare scritto, a partire da una cultura orale, questo è l’obiettivo di Sembène scrittore (e cineasta, e critico: tra i maggiori del mondo africano) del postcolonialismo.

Ousmane Sembène è scrittore (e cineasta, e critico: tra i maggiori del mondo africano) del postcolonialismo. Vale a dire, scrittore che ha raggiunto la consapevolezza, semplice e disperata, che l'anticolonialismo altro non è che mettere la storia alla rovescia. Ripartire dalla coscienza dei vinti, riaprire le loro strade interrotte dalle linee inesorabili dell'altra civiltà, ritornare agli incontri tra mondi culturali diversi che, poiché le culture sono tra loro intraducibili, diventano rapidamente scontro e dominio. Nei suoi racconti dal basso, con sguardo ingenuo e amorevole -, Sembène assiste a questi incontri e a questi rapidi scontri, e inscena la forma più triste di ecocidio: come, a partire da impercettibili novità che spesso non hanno il volto dell’Occidente, il Nord del mondo distrugge, nell’Africa lontana, dignitosi equilibri, giorni non mercantili, legami, letizie e sofferenze non d'importazione, ingiustizie, memorie e tradizioni conosciute. E il suo modo di scrivere, esplorando racconto per racconto generi diversi, tenta un'altra disperata impresa: ricostruire un narrare scritto, a partire da una cultura orale. Così come ha fatto ogni cultura che godette la ventura di essere lasciata in vita.

Autore

Ousmane Sembène, scrittore, regista e critico, è nato in Senegal nel 1923 da famiglia di pescatori. Autodidatta, non potendo seguire studi regolari, si incontra con la cultura dell'opposizione e dell'anticolonialismo dopo la guerra in Francia, dove lavora come portuale e milita nel sindacato e nel Partito comunista. Alla liberazione del Senegal, negli anni Sessanta torna a Dakar. Nella sua opera (anche cinematografica) è vivo il tema delle perdute radici culturali, immanentistiche e animistiche, del mondo africano. Tra i suoi scritti di narrativa: O pays, mon beau peuple (1957), Les bouts de bois de Dieu (1960), L'Harmattan (1964), Xala (1973), Le dernier de l'empire (1981), Il vaglia (Milano, 1978) e Vehi-Ciosane ossia Bianca-Genesi (Milano, 1979). I racconti della Nera di... sono del 1971.

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