In nome del segno

In nome del segno

I fondamenti teorico-metodologici della semiotica della cultura; i suoi rapporti con l'antropologia, la linguistica, la logica, la teoria delle comunicazioni, la cibernetica; teorie e autori rivisitati per ricavarne nuove prospettive semiotiche condivisibili.

Rivisitare le basi teoriche della semiotica della cultura ripercorrendo la vicenda di concetti e nozioni, interrogandosi sulle ragioni storico-sociali che hanno consentito l'emergere di certi problemi e di certi indirizzi di ricerca, è un'avventura intellettuale intricata e intrigante. Concepito in un'ottica interdisciplinare che non rinuncia a inseguire gli interconnessi itinerari che hanno indotto l'antropologia a confrontarsi con questioni originariamente poste in linguistica, in logica e perfino in fisica, biologia e cibernetica, questo volume invita tuttavia il lettore a tener salda la bussola. Il titolo ironico lo mette sull'avviso di quanto la prefazione già esplicitamente dichiara: si tratta di un'introduzione che spesso si fa extraduzione, e non perde di vista le vie d'uscita che è pure opportuno additare. Infine: è utile all'antropologia una teoria semiotica della cultura? Certamente, a condizione di ripensare non poche questioni centrali, compreso il modo stesso di impostare il rapporto tra semiosi e cultura, che va ben oltre quanto lascia intendere il tradizionale punto di vista della comunicazione. Così nell'ultima parte del volume l'autrice esplicita più sistematicamente le sue posizioni e rivisita a suo modo autori e teorie, facendo dialogicamente incontrare ottiche più o meno distanti - Marx e Peirce, per esempio, e ancora Prieto e Bachtin - per ricavare da tutto ciò nuove illuminazioni e una prospettiva semiotica condivisibile e in grado di meglio orientare l'antropologo nel territorio complicato dei comportamenti umani.

Autore

Silvana Miceli, professore di Etnoantropologia nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo, si è soprattutto occupata di letterature e pratiche simboliche e di problemi teoricometodologici dell'antropologia. Con questa casa editrice ha pubblicato uno studio sul trickster, enigmatico personaggio presente nella mitologia di molti popoli (Il demiurgo trasgressivo, 1984, 2000) e un'ampia opera che rivisita le basi teoriche della semiotica della cultura (In nome del segno, 1982, 2005).

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