Accostarsi alla lingua e alle lingue dal punto di vista della disciplina immaginata da Wilhelm von Humboldt e da Ferdinand de Saussure significa porsi in una prospettiva sperimentale e accorgersi che, dietro ciò che pare risaputo, c'è un universo affascinante e sconosciuto di relazioni e di differenze.
La lingua è l'inesausto processo che assicura agli esseri umani la sterminata varietà delle loro espressioni, regola le loro comunicazioni e socializzazioni e, sedimentando la memoria, ne conserva il passato, ne struttura il presente, ne prospetta il futuro. Di quali siano i principi del funzionamento della lingua, gli esseri umani sanno però poco o nulla. E malgrado possa sembrare il contrario, poco li soccorrono, in proposito, le dottrine millenarie che sono cresciute tradizionalmente intorno al problema. Accostarsi alla lingua e alle lingue dal punto di vista della disciplina immaginata da Wilhelm von Humboldt e da Ferdinand de Saussure significa porsi in una prospettiva sperimentale e accorgersi che, dietro ciò che pare risaputo, c'è un universo affascinante e sconosciuto di relazioni e di differenze. Questo libro apre spiragli su tale universo e presenta le ragioni della linguistica. Lo fa chiamando in causa l'italiano ma anche lingue diverse di epoche diverse. Convoca inoltre come testimoni protagonisti della ricerca moderna da cui la linguistica ha ricevuto impulsi decisivi a percorrere strade nuove, a liberarsi da soffocanti luoghi comuni e da pedanti sofisticherie, a diventare, un giorno, una delle sfide più temerarie che l'intelligenza umana possa lanciare per la comprensione del mondo e di se stessa.
1 Gennaio 2011
Nuovo prisma n. 86
312 pagine
EAN 9788838925436
Nunzio La Fauci, professore all'Universität ZürichUZH, ha al suo attivo un'ampia produzione di saggi specialistici ed è autore di numerosi libri. Tra questi, un apprezzato Compendio di sintassi italiana (Bologna, 2009). Collabora inoltre a «Prometeo», trimestrale di scienze e storia.
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