Il sogno all’opera. Racconti onirici e testi melodrammatici

Il sogno all’opera. Racconti onirici e testi melodrammatici

Il sogno all’opera indaga le relazioni che legano il melodramma e il sogno. Come il sogno, il melodramma esteriorizza i conflitti della psiche, celando nell’azione scenica desideri elementari e tabù. È così possibile seguire un parallelismo tra, da un lato, il contenuto latente e il contenuto manifesto del sogno e, dall’altro, il significato celato (desideri e tabù) e il significato evidente (le relazioni tra i personaggi) del melodramma. Questa traccia teoretica permette di analizzare storicamente, nella seconda parte del saggio, il sogno nel melodramma lungo quattro secoli, da La finta pazza Licori (1627) di Monteverdi a Death in Venice (1973) di Britten, in tutte le forme in cui è stato ingiunto ai personaggi di sognare o di raccontare i propri sogni, costringendoli a esporsi nel momento della loro massima privacy. A volte lo svelamento facilita allo spettatore la comprensione della storia, a volte ne rilancia la suspense ricapitolando l’azione e chiarendone i moventi, a volte è un preannuncio del futuro. Comunque è sempre il momento in cui allo spettatore il personaggio si mostra in tutto il suo spessore e in tutta la sua inaspettata autonomia, anche quando (o forse soprattutto) dal sogno traspare il non comprensibile, quello che Freud definiva l’ombelico in cui il sogno affonda nell’insondabile.

Autore

Fabio Vittorini insegna Letterature comparate e Linguaggi musicali per i media audiovisivi nell'Università IULM di Milano. Collabora stabilmente con il quotidiano «Il Manifesto» e con le riviste di cinema «Duellanti» e «Nick». Le sue principali pubblicazioni sono: Fabula e intreccio (La Nuova Italia, 1998), Shakespeare e il melodramma romantico (La Nuova Italia, 2000), Italo Svevo: Guida alla Coscienza di Zeno (Carocci, 2003), La soglia dell'invisibile. Percorsi del Macbeth: Shakespeare, Verdi, Wells (Carocci, 2005), Il testo narrativo (Carocci, 2006). Ha inoltre curato l'edizione critica con apparato genetico e commento de La coscienza di Zeno e delle Continuazioni in Tutte le opere di Italo Svevo (Mondadori, I Meridiani, 2004).

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