Una riflessione su quanto la società sia cambiata con la dilagante onnipresenza delle tecnologie del computer. Dedicato a tutti gli operatori sedotti e abbandonati dal computer, che, usandolo quotidianamente, ne sono quotidianamente usati.
Lo scopo di questo libro è quello di mettere a fuoco il cambiamento in corso, nella ridefinizione strutturale e culturale della società, in conseguenza dell'impatto delle tecnologie sui meccanismi di apprendimento e sull'organizzazione della conoscenza, sui processi economici e sulle dinamiche del lavoro. Tecnologie che, per effetto della loro crescente pervasività nella vita quotidiana e famigliare, addirittura nello snodarsi delle relazioni, delle emozioni e dei sentimenti, ed anche nel formarsi di una nuova coscienza di sé e degli altri, stanno diventando strumenti inediti di sollecitazione - o di alterazione - della percezione e dell'autopercezione, nell'insieme magmatico della crescita dell'individuo e dello sviluppo della collettività in cui vive e opera. Questo libro è destinato a tutti quelli che, per ragioni diverse, passano più di un'ora al giorno della loro vita davanti ad uno schermo, con l'avvertenza che va letto come le 'istruzioni per l'uso' per tutto ciò che induca assuefazione, dipendenza e abuso. Ed è dedicato, in particolare, a tutti gli operatori coinvolti e travolti, sedotti e abbandonati dal computer, che, usandolo quotidianamente, ne sono quotidianamente usati.
1999
Nuovo prisma n. 16
116 pagine
EAN 9788838915161
Gemma Mannino Contin, cinquantaquattro anni, vive tra Palermo e Roma dove fa la giornalista. È stata una delle prime donne informatiche in Italia. Per trent'anni ha progettato sistemi informativi complessi, diventando middle manager di una multinazionale delle telecomunicazioni. Si è poi laureata in sociologia, specializzandosi in analisi e gestione della comunicazione.
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