Con un sogno nel bagaglio. Un viaggio di Pirandello in Portogallo

Con un sogno nel bagaglio. Un viaggio di Pirandello in Portogallo

Un viaggio di Pirandello in Portogallo nel 1931, in occasione di un bizzarro congresso itinerante nel paese che precipita nella dittatura, con una commedia nella valigia e sullo sfondo l'ombra di Pessoa.

Con un sogno nel bagaglio è in primo luogo la relazione di un viaggio che Luigi Pirandello fece in Portogallo nel settembre del 1031. L'occasione fu l'invito, in qualità di ospite d'onore, del quinto Congresso della critica drammatica e musicale che un intellettuale portoghese, António Ferro, aveva organizzato a Lisbona con la bizzarra e geniale idea di renderlo «itinerante» in modo da far balzare il suo paese alla ribalta della stampa internazionale. Il libro di Maria José de Lancastre, frutto di lunghe ricerche in archivi pubblici e privati e ricco di documenti inediti, rende conto di un importante e dimenticato avvenimento culturale dove paradossalmente si dibatté di libertà d'opinione e di indipendenza della critica in un paese che stava precipitando nella dittatura. Oltre alle figure dei critici che dettero vita al congresso, fornisce inoltre il ritratto di uno degli intellettuali portoghesi più in vista dell'epoca, António Ferro, scrittore e formidabile organizzatore culturale, che poi sarebbe diventato corifeo della propaganda del regime salazarista. Il libro affronta anche in una prospettiva del tutto inedita la commedia che Pirandello portò nel suo bagaglio: alla luce delle reazioni di una critica portoghese diversamente disponibile alle tematiche pirandelliane perché edotta dalla lezione di Fernando Pessoa, all'epoca sconosciuto in Europa ma già un maestro per l'élite culturale del suo Portogallo, e in questo senso analizza le casuali eppur sorprendenti analogie tematiche che sostanziano Sogno (ma forse no) e O marinheiro pessoano (1915). Quel viaggio di Pirandello, apparentemente occasionale, diventa così occorrenza di rilevante importanza, incontro fra due culture, motivo di un'analisi comparata fra due poetiche e due visioni della vita, geograficamente e linguisticamente lontane ma sostanzialmente, intrinsecamente contigue.

Autore

Maria José de Lancastre, nata a Lisbona, è professore ordinario di Letteratura portoghese presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Pisa. Si è occupata di letteratura cinquecentesca e ha curato l'edizione critica di un testo drammatico di scuola gilvicentina. In ambito novecentesco si è dedicata soprattutto alle avanguardie storiche (numerosi articoli e volumi su Mário de Sá-Carneiro, Fernando Pessoa e Camilo Pessanha). Di Pessoa ha curato l'edizione italiana del Faust (Einaudi 1989), del Libro dell'Inquietudine (Feltrinelli 1986) e, con Antonio Tabucchi, i due volumi di Una sola moltitudine (Adelphi 1979-83). Di Sá-Carneiro ha curato l'edizione italiana delle poesie (Dispersione, Einaudi 1998) e per questa casa editrice le lettere all'amico Pessoa (Meu amigo de alma, 1984).

Suggerimenti

Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche:

X

Suggerisci il libro ad un amico

Caro lettore, inserisci i tuoi dati e quelli di una persona alla quale desideri inviare questa segnalazione. Puoi inoltre aggiungere un messaggio per personalizzare la e-mail.

Leggi e accetta l’informativa sulla privacy ▽

X

Inviaci la tua recensione

Caro lettore, se desideri puoi inviarci la tua recensione di questo libro e condividerla con altri lettori.
I contenuti inseriti in questa pagina saranno pubblicati sul sito nei prossimi giorni, previa valutazione dell’editore.

Massimo 1800 caratteri

Leggi e accetta l’informativa sulla privacy ▽

X

Scrivi all’autore

Cari lettori, se volete scrivere ad uno dei nostri autori saremo lieti di inoltrare le vostre lettere.
Tuttavia, vi ricordiamo che non possiamo assicurarvi una risposta.

Leggi e accetta l’informativa sulla privacy ▽