Questo libro racconta la Resistenza in Sicilia. Ma la Resistenza ci fu o non ci fu?
Non c'è stata una Resistenza in Sicilia. Mentre a nord i comitati di liberazione combattevano, in Sicilia i governi militari alleati, e poi quelli del «Regno del Sud», cercavano di ricostruire una nuova convivenza. O c'è stata? Ed erano Resistenza, un'altra Resistenza, le lotte per il pane, le insurrezioni contro il richiamo alle armi e, in certo modo, anche le lotte contadine per la terra (una resistenza mimetizzata dal destino della Sicilia, di essere sempre inattuale nelle sue speranze, di dislocarsi, nelle sue tentate resurrezioni, in un senso a parte della storia)? La risposta è della scienza storica. Questo libro, comunque, racconta la Resistenza in Sicilia - che ci fu o non ci fu. Maria Occhipinti, Donna di Ragusa, ventenne, fu il capo della rivolta contro il richiamo alle armi, nel dicembre-gennaio '44-'45. Prima era stata una ragazzina povera, in una città e in un tempo in cui i poveri erano molti, ed esserlo significava molto di più di una semplice privazione materiale: uno spaesamento generale dell'anima e del corpo. Dopo, per la sua ribellione conobbe il confino e il carcere. E l'emigrazione, la solitudine, l'illusione e la delusione. E infine il silenzio sulla sua Resistenza. Donna, povera, intelligente, siciliana, generosa, ribelle, d'animo libero e di mente curiosa: vale a dire una vita, quella qui raccontata, in un senso a parte della storia.
1 Gennaio 1993
La memoria n. 284
196 pagine
EAN 9788838909467
Non disponibile
Maria Occhipinti (Ragusa, 1921-1996) ha pubblicato la prima edizione di Una donna di Ragusa nel 1957 (Landi editore, e riedito da Feltrinelli nel 1976). Con questa casa editrice ha pubblicato nel 1993 Il carrubo e altri racconti e Una donna di Ragusa.
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