Dizionario Snob del Cinema

Dizionario Snob del Cinema

Commenti dei lettori

  • 20/02/2007 - 14:26 Newsletter Italiana di Mediologia

    NIM - Dizionario snob del cinema

    http://www.nimmagazine.it/?q=node/360

  • 07/02/2007 - 16:39 Ferdinando Carcavallo

    Un libro da non snobbare

    Questo piccolo libro sul cinema costa 10 euro, e sono soldi spesi benissimo, anche soltanto per le prime dieci spassosissime pagine introduttive degli autori. L'intento è quanto mai nobile. David Kamp e Lawrence Levi, redattori rispettivamente di Vanity Fair e New York Times, vogliono svelare agli appassionati di cinema le meraviglie e le fandonie di quegli artisti del cinema classicamente cristallizzati nella cerchia della cinefilia più integralista e snob. Il libro parte da una considerazione antopologica di fondo che pone le basi sulla differenza sostanziale tra cinefilo-snob e patito di cinema; il primo è mosso dalla convinzione che i più non siano in grado di comprendere le bellezze e l'intelligenza di autori colti come Greenaway o Fritz Lang e gode per il solo fatto di conoscere opere che gli altri ignorano, mentre il secondo, al contrario, vive per diffondere la propria conoscenza e condividere gli entusiasmi, fino all'eccesso di organizzare proiezioni più o meno pubbliche di pellicole difficilmente digeribili. I due autori vogliono fornire un servizio a chi sta nel mezzo svelando vizi, manie, gerghi e passioni dei cinefili snob a chi snom non crede di esserlo. L'effetto di tale operazione potrebbe è duplice; chi si riconosce tra gli snob si diverte a vedersi così palesemente caratterizzato, mentre chi crede di non esserlo alimenta la propria cultura, ma rischia diventarlo. Per dare un esempio, ecco come gli autori ci introducono il movimento DOGMA 95: Austero collettivo di registi dediti alla parodia di se stessi, fondato nel 1995 dai cineasti danesi Lars Von Trier e Thomas Vinterberg(...) A parte le godibilissime e interessanti schede descrittive, il piccolo dizionario presenta una sezione di Contenuti Speciali davvero imperdibile, a cominciare dagli assiomi che spiegano le differenze tra FILM e CINEMA. E' qui che impariamo che in un FILM si vedono telle e culi, mentre nel CINEMA capeggiano i peni e che se il protagonista finisce su una vetrata si sta guardando un FILM, mentre se lo stesso desidera sessualmente giovinetti, la sorella o la madre possiamo esser certi che si tratta di CINEMA. Decisamente un divertente e interessante saggio sul cinema visto da un punto di vista insolito. www.kinemazone.com

2006

Il divano n. 250

188 pagine

EAN 9788838921698

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