Il soffio della valanga

Il soffio della valanga

Tradotto in: Francia Editions du Seuil

L’intrigo sanguinoso di una strage trascina con sé una catena di vittime, come il risucchio di una valanga. Sono morti innocenti come appaiono? Risponde il commissario Spotorno, il nuovo investigatore di Piazzese.

«Sa qual è la cosa più strana delle valanghe? È che talvolta, scendendo a valle a grande velocità, provocano una terribile turbolenza ai margini della massa. Un vento fortissimo, una specie di soffio capace di sradicare alberi, scoperchiare case, travolgere gli uomini come fuscelli. Uno pensa di stare al sicuro, di lato, lontano e invece...». Per il commissario Vittorio Spotorno, il duplice omicidio della 127 azzurra è un caso che lo costringe a riepilogare la sua vita. Uno dei due picciotti uccisi nella macchina - una strage mafiosa, si presenta, con tutto il corredo del caso, gragnola di proiettili e corpi crivellati -, è l'amico di giochi Rosario. Questo lo riporta alla sua infanzia vissuta in quartieri dove il capriccio del caso avrebbe potuto condurre il filo della sua esistenza in modi impensati, verso destini opposti a quelli a cui effettivamente poi si diresse la vita. Ma l'indole che ricorda di Rosario, il suo ambiente semplice e piccolo borghese, gli sembra stridere con la qualità mafiosa dell'evento criminale, che per giunta stringe nei suoi nodi in successione personaggi che non hanno avuto, alla peggio, che qualche caduta, qualche sbandamento, e sembrano proprio i fuscelli, illusi di essere al sicuro, travolti dal soffio della valanga. È una città amara quella in cui circola Spotorno, tanto diversa da quella del suo amico La Marca che torna in questo poliziesco di Piazzese come comparsa - dopo essere stato il protagonista del primo romanzo I delitti di via Medina-Sidonia, a cui questo racconto rimanda per coincidenze di tempo e spazio come una specie di controcanto -: quasi a segnalarci il peso greve di una metafora. L'attraversa, fuggevole, davanti agli occhi dell'investigatore, una signora che lascia come traccia un senso di inquietudine dolorosa. La Dama Bianca il commissario la denomina. Seguendola, per un intuito prepotente, il poliziotto verrà a capo di un intrigo che non riusciva a sembrare quello che era: e decifra quale, tra i delitti, era il contenuto e quali il contenente.

1 Gennaio 2002

La memoria n. 558

352 pagine

EAN 9788838918032

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autore

Santo Piazzese, biologo, è nato a Palermo, dove vive e lavora. Con questa casa editrice ha pubblicato I delitti di via Medina-Sidonia (1996), La doppia vita di M. Laurent (1998) e Il soffio della valanga (2002), tutti raccolti anche nel volume della collana «Galleria» Trilogia di Palermo (2009), Blues di mezz'autunno (2013) e i racconti Sei casi per Lorenzo La Marca (2023).

Premio Lama e Trama 2011 alla Carriera.

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