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Curiosità eccessiva per la psicoterapie e gli psicoterapeuti
Alberto Vito
21 Novembre 2013
rimedio:
Vito Alberto, "Affetti Speciali. Uno psicologo (si) racconta, Edizioni Psiconline, 2012
Il libro può essere utile a chi si è posto almeno una delle seguenti domande: "Come la psicoterapia cambia la vita non ai pazienti ma a chi la esercita?" "Cosa pensa un terapeuta al termine di una seduta?" "Ma andare dallo psicologo serve a qualcosa?" "Cosa fa 'riuscire' una terapia? La lettura può giovare a chi ha già svolto anni ed anni di terapia, e ne è soddisfatto. In tal caso, la lettura può servire a mitigare la nostalgia della stanza dell'analista.. Tuttavia, il volume è utile anche a quanti hanno svolto lunghi percorsi di terapia e si chiedono dubbiosi se ne è valsa la pena (la risposta a pag. 81...) Così, si può anche utilizzare il testo, in chiave più critica e latentemente aggressiva, per scoprire se e quanti errori il proprio terapeuta ha commesso. La lettura è particolarmente suggerita anche per coloro che vorrebbero iniziare una psicoterapia ma non osano mai decidersi perchè pensano di non poterselo permettere o perchè non sanno che indirizzo teorico scegliere (in questo caso, ricordate che dalle mie parti si dice: "lo sparagno non è mai guadagno). Particolarmente opportuno per quanti vorrebbero fare una psicoterapia ma Molto suggerito anche per i più giovani che hanno intrapreso da poco questo percorso formativo ed hanno l'opportunità di confrontarsi con lo stile d'intervento di un collega più anziano. Lo possono leggere persone a cui piace ridere e sorridere della vita, quanti stanno attraversando un periodo difficile ed hanno bisogno di distrazioni, e chi sta così così, nè bene nè male. Il volume narra 10 storie cliniche. Si raccontano in modo romanzato, ironico, ma rispettoso delle procedure scientifi che, due settimane di lavoro di un terapeuta, immaginando che ogni giorno incontri un paziente diverso e descrivendo ciò che avviene in seduta. Brevi considerazionisu quanto accade nella vita dello psicologo, tra una seduta e l’altra, fanno da collante alla narrazione. Pur partendo da effettive esperienzecliniche, i racconti sono espressione di fantasia e sono nascosti iriferimenti alle vicende concrete.
Commenti (1)
Gaia Gambini
8 Gennaio 2014
Wow!! Lo devo assolutamente leggere.. credo che la parte più difficile nella psicoterapia sia capire quando davvero non se ne ha più bisogno, la paura del collasso è sempre dietro l'angolo, eppure l'orgoglio gioca dei tiromancini anche quelli niente male.. Grazie del consiglio!