Scott Marshall perde il controllo della propria vita, ingannato da un mondo in cui ha appreso a praticare il gioco dell'inganno. Esperto di una finanza senza patria, ma incapace di comprendere gli uomini e il sistema di caste della patria di adozione, resta sempre ancorato ai ricordi della sua «prima» vita americana. Anche il padre ha perso il controllo della propria vita, due vite alla deriva che si ricongiungono per necessità, ma anche per un affetto antico e mai dimostrato.
Da Manhattan alla City, nel vortice delle società di consulenza aziendale, della finanza di rapina, degli affari facili e quasi sempre sporchi, l'americanissimo Scott Marshall perde il controllo della propria vita, ingannato da un mondo in cui ha appreso a praticare con entusiasmo il gioco dell'inganno. Esperto di una finanza senza patria, ma incapace di comprendere gli uomini, le donne, i riti, il sistema di caste dell'enigmatica patria di adozione, resta sempre ancorato ai ricordi della sua «prima» vita americana che, alla fine, si materializzano tragicamente nel suo rifugio londinese. Anche il padre ha perso il controllo della propria vita, seppure nel lento fluire del tempo, della noia familiare dalla quale è fuggito. Seguendo le insensate speculazioni del presidente di una modesta squadra di calcio - il gioco più amato dagli inglesi - Scott Marshall comprende che è ora di lasciare l'Inghilterra per tornare in America e che ad aiutarlo c'è solo quel padre venuto da lì a chiedergli aiuto: due vite alla deriva che si ricongiungono per necessità, ma anche per un affetto antico e mai dimostrato.
1998
La memoria n. 416
416 pagine
EAN 9788838914195
D. J. Taylor, fra gli scrittori inglesi più interessanti del momento, è nato a Norwich nel 1960. Oltre a L’accordo inglese ha scritto: Great Eastern Land e Real Life.
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