Pierluigi Celli in questo volume si volta indietro a interrogarsi sul passato. E la consapevolezza della fine - dell’infanzia, di una vita - vela il ricordo di malinconica nostalgia.
«Vorresti che tutto si fermasse, o anche che si potesse tornare indietro; arrotolare il tempo: questo ti piacerebbe. Così ritroveresti quelli che hai perso per strada e avresti modo di risarcire tutti, ché hai in sospeso molte cose». Come l’Emilia di Piccola città di Thornton Wilder che chiede di «ritornare là, a rivivere tutti quei giorni», anche il protagonista dei due racconti di Pierluigi Celli raccolti in questo volume si volta indietro a interrogarsi sul passato. E la consapevolezza della fine - dell'infanzia, di una vita - vela il ricordo di malinconica nostalgia.
1 Gennaio 1998
La memoria n. 413
104 pagine
EAN 9788838914300
Pierluigi Celli, dirigente d’azienda, esperto di organizzazione e direzione del personale. Ha scritto di letteratura e di lavoro, pubblicando tra l’altro: Lettere a una figlia in clausura (Marietti), Un gallo a Esculapio (Marietti), L’impresa (Sperling & Kupfer). Con questa casa editrice ha pubblicato Graffiti aziendali (1996), Addio al padre (1998) e Nascita e morte di un'impresa in 42 lettere (2003).
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