Il resoconto fedele e appassionato di un processo inquietante dietro il quale si celano segreti forse mai del tutto svelati in nome della ragion di Stato.
Jean Giono, inviato al processo a un contadino accusato di un triplice omicidio, avvenuto nel 1952 nella sua Provenza, scrisse queste note «impressioniste», questa cronaca scettica, su «un'affaire intoccabile», in cui pare convergessero ragioni di stato e di spionaggio internazionale: un processo che fu soggetto anche di un documentario di Orson Welles e di un celebre film con Jean Gabin.
1 Gennaio 2002
Il divano n. 196
144 pagine
EAN 9788838917677
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Jean Giono (Manosque, 1895-1970), nato e sempre vissuto in Provenza, da cui provengono i suoi personaggi contadini e i suoi ambienti di campagna, di povera famiglia, autodidatta, scrisse un gran numero di opere, tra cui: Presentazione di Pan (1929-1930), Giovanni il blu (1932), Il canto del mondo (1934), Che la mia gioia resti (1935), Le vere ricchezze (1936), e poi, dopo la guerra e il carcere per collaborazionismo, Un re senza divertimento (1947) e L’Ussaro sul tetto (1951) La fine degli eroi (pubblicato da questa casa editrice nel 1996).
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