Nel romanzo più pessimista della scrittrice siciliana protagoniste sono sempre le donne. Due sorelle in tutto diverse sono legate da una comune sconfitta: l'incapacità di trovare l'amore.
L'amore negato, del 1928, scritto dopo una parentesi di letteratura per l'infanzia, è l'ultimo romanzo di Maria Messina, il più pessimista e quello in cui forse si presenta una nuova lucidità, e un motivo nuovo; la ribellione, punita, al destino. Il destino - la «sorte» del realismo letterario siciliano - di due sorelle è percorso dalla fanciullezza all'età matura, ed è un destino invincibile di amore non trovato e di incapacità di amore. Ma, mentre la dolce Miriam - tipico personaggio di Maria Messina - l'amore insegue vanamente, senza mai osare di sperare in esso qualcosa di più di un'identità dimidiata, Severa - la sorella che si attira all'inizio ogni antipatia del lettore, per poi trascinarlo, sembra, attraverso il rimorso, a riflettere sul nulla che fu, e che è, di tante esistenze, della stessa esistenza, forse - con protervia aspira alla felicità. «Io avevo diritto alla felicità», urla senza pentimento di fronte alla sconfitta. E fa desiderare che il racconto della sua presunzione di donna, fosse il racconto di una più radicale e liberatoria ribellione (per la quale, però, il pessimismo maturo di Maria Messina non riesce a trovare uno spazio).
1 Gennaio 1993
La memoria n. 273
140 pagine
EAN 9788838909009
Non disponibile
Maria Messina nacque a Palermo nel 1887 e giovanissima cominciò a scrivere. Vicende familiari la portarono fuori dalla Sicilia, in Umbria, Toscana, nelle Marche e infine a Napoli, mentre la sua opera conosceva notorietà e successo di critica. Negli anni Venti, una grave malattia la costrinse all'inattività e all'isolamento. Morì dimenticata nel 1944. Di Maria Messina sono state pubblicate in questa collana il romanzo La casa nel vicolo (1982), e inoltre, tutte le novelle nelle raccolte Casa Paterna (1981), L'amore negato (1993), Pettini-fini (1996), Le briciole del destino (1996), Il guinzaglio (1996), Ragazze siciliane (1997), Piccoli gorghi (1997), Personcine (1998). Nella collana «Il castello» è stato pubblicato Gente che passa (1989).
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