L’ultima avventura del celebre ladro, al termine della quale prende congedo dai lettori veleggiando verso la tranquillità matrimoniale.
La Mafia siculo-americana decide di riassestare le proprie fortune intestandosi una crociata contro Arsène Lupin, l'esteta del crimine ormai pervenuto alla rispettabilità parastatale di consulente di lusso della Sureté («Sono tabù... la polizia ha troppo bisogno di me»). Se nel mirino dei mafiosi - che si servono anche della stampa, giungendo persino a controllare il più importante periodico di cronaca nera degli Stati Uniti - ci sono dunque la reputazione e il patrimonio del Ladro Gentiluomo per antonomasia, non manca all'interno della Polizia chi vuole chiudere una volta e per tutte la partita con Lupin («Ne abbiamo abbastanza dei tuoi trucchi e delle tue imprese. Ci costi più di quello che ne ricaviamo»). Feuilleton tanto nello stile spudoratamente sensazionale quanto di fatto - fu pubblicato a puntate su «L'Auto» tra il gennaio e il febbraio del 1939 - Arsène Lupin contro la Mafia è l'ultima avventura del gentleman cambrioleur: che a conclusione della consueta sarabanda di travestimenti, fughe, tranelli e depistaggi prende congedo dai suoi lettori veleggiando verso la tranquillità matrimoniale. Amaramente consapevole - lui individualista anarcoide, già maestro della beffa irriverente ai danni delle istituzioni - dell'incalzare del crimine organizzato, amorale e sanguinario.
1 Gennaio 1997
La memoria n. 391
204 pagine
EAN 9788838913631
Non disponibile
Iniziata nel 1905 con un racconto dal titolo poco promettente - L'arresto di Arséne Lupin - la carriera del più celebre ladro di tutti i tempi si protrarrà per 34 anni, attraverso una sessantina tra romanzi, racconti e pièces teatrali. La fama di Lupin oscurò quella del suo creatore il francese Maurice Leblanc (1864-1941), che - come gia successo con lo Sherlock Holmes di Conan Doyle - lo fece morire in un suo racconto per poi doverlo resuscitare a furor di popolo.
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