Un manuale sulla tecnica dell'interrogatorio su come demolire o rafforzare una testimonianza nel dibattimento penale, tutto costruito su casi concreti di veri interrogatori. Uno sguardo privilegiato sull'officina dello scrittore.
Anni fa, quando fu pubblicato per la prima volta con un altro titolo, questo libro era diverso da adesso. Gianrico Carofiglio, allora esclusivamente un magistrato ben lontano dai romanzi che ne hanno fatto uno degli autori più amati dal pubblico, l’aveva concepito come un manuale sulla tecnica dell’interrogatorio, su come demolire o rafforzare una testimonianza nel dibattimento penale. Ma siccome il testo era tutto costruito su casi concreti, su verbali di veri interrogatori, ebbe una cerchia di lettori più vasta di quella degli specialisti. Evidentemente molti, da «clandestini», in quel libro avevano trovato un inatteso e sorprendente piacere di lettura. Nell’arte controllata di insinuare il dubbio fra i fatti avevano avvertito l’umorismo, ossia il lavoro del contrario. In breve, lo spirito della letteratura, in una raccolta di racconti veristici venati di giallo: pezzi di vita, storie tragiche e comiche di esseri umani presi in avventure e peripezie, di prede e predatori, furbi e poveracci sul palcoscenico del processo che diventa teatro di vita. Da tutto questo lo stimolo a ripubblicarlo oggi, quel libro, liberato dalle parti più tecniche, per tornare ciò che era veramente e non sapeva di essere: una raccolta di racconti giudiziari. Ma, oggi, con un gusto in più. Sono rarissimi i documenti che ci permettono di entrare nell’officina di uno scrittore, osservarlo mentre trova la chiave personale, l’ispirazione, scoprirlo mentre affina le sue armi visionarie e fantastiche. Questo è uno di quei documenti. Carofiglio scopriva il fascino letterario del processo italiano, quella potenzialità di tragedia e commedia, attuata poi nei romanzi dell’avvocato Guerrieri. Con la loro inconfondibile capacità di guardare alla realtà frantumata dall’unica lente forse possibile: le storie, che infatti – osserva Guerrieri – «sono tutto quel che abbiamo».
1 Gennaio 2007
La memoria n. 734
256 pagine
EAN 9788838922497
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Gianrico Carofiglio (Bari, 1961), magistrato, con Sellerio ha pubblicato i gialli dell’avvocato Guerrieri (Testimone inconsapevole, 2002 e 2023; Ad occhi chiusi, 2003; Ragionevoli dubbi, 2006, tradotti in tutto il mondo e ripubblicati nella collana «Galleria» con il titolo I casi dell'avvocato Guerrieri, 2007) e L’arte del dubbio (2007). Ha vinto numerosi premi tra cui il Premio Bancarella con Il passato è una terra straniera. Ha scritto anche Né qui né altrove, Una notte a Bari e, con il fratello Francesco, il graphic novel Cacciatori nelle tenebre.
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