Canti d’amore

Canti d’amore

Lingua originale: tibetano
A cura di Erberto F. Lo Bue

Nella forma del canto popolare breve, una serie di composizioni amorose a sfondo autobiografico.

Nella tradizione tibetana, il VI Dalai Lama rappresenta un'immagine eccentrica e trasgressiva - carattere che si riflette nei suoi Canti qui tradotti per la prima volta dal tibetano: composizioni amorose, a sfondo autobiografico, con personaggi tratti dalla strada e disprezzati, che riadattano la poesia popolare e quella dei poeti tibetani cosiddetti «pazzi».

1 Gennaio 1993

Il divano n. 55

136 pagine

EAN 9788838909023

Non disponibile

Autore

Tsàn-yan-ghia-tsò VI Dalai Lama (1683-1706), ribelle e irrequieto, fu il primo esempio di Dalai Lama laico nella storia del Tibet. Dedito al tiro con l'arco e alle sue amanti, si dilettava anche di cantare e comporre quartine caratteristiche della poesia popolare. Costretto all'esilio s'ammalò e morì durante il viaggio di deportazione.

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