La pubblicazione di questi racconti restituisce ai lettori una scrittrice colpevolmente dimenticata, una Mansfield siciliana.
Pubblicata, tra il 1909 e 1928, da editori come Sandron e Treves, recensita con attenzione da Giuseppe Antonio Borgese, Maria Messina è stata finora dimenticata anche nel fervente recupero della letteratura femminile e femminista che si è avuto in Italia negli ultimi anni: a parte i due racconti sull'emigrazione, presentati come questi tre da Leonardo Sciascia, nel volume Partono i bastimenti pubblicato lo scorso anno da Mondadori. «Una scolara del Verga» la definì Borgese sui due suoi primi libri, nel 1910. A più sicura ragione possiamo oggi definirla una scolara di Cechov: così come lo è la sua coetanea Katherine Mansfield. Non soltanto coetanea, ma intimamente vicina nel cogliere gli aspetti della realtà quasi impercettibili e però decisivi, le impressioni sfuggenti e però indelebili, i destini, come diceva Borgese, «cui manca perfin la forza di gemere». E insomma: una Mansfield siciliana.
1 Gennaio 1981
La memoria n. 30
72 pagine
EAN 9788838901928
Non disponibile
Maria Messina nacque a Palermo nel 1887 e giovanissima cominciò a scrivere. Vicende familiari la portarono fuori dalla Sicilia, in Umbria, Toscana, nelle Marche e infine a Napoli, mentre la sua opera conosceva notorietà e successo di critica. Negli anni Venti, una grave malattia la costrinse all'inattività e all'isolamento. Morì dimenticata nel 1944. Di Maria Messina sono state pubblicate in questa collana il romanzo La casa nel vicolo (1982), e inoltre, tutte le novelle nelle raccolte Casa Paterna (1981), L'amore negato (1993), Pettini-fini (1996), Le briciole del destino (1996), Il guinzaglio (1996), Ragazze siciliane (1997), Piccoli gorghi (1997), Personcine (1998). Nella collana «Il castello» è stato pubblicato Gente che passa (1989).
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