Quest’opera fu scritta come ingegnoso catalogo della casa di un artista e delle sue collezioni: ma è una guida di stanza in stanza, un percorso nella memoria, una meravigliosa autobiografia degli oggetti.
«Voglio che ai miei disegni, alle mie incisioni, ai miei oggetti, ai miei libri, insomma ad ognuna delle cose che hanno reso felice la mia vita, sia risparmiata la gelida tomba di un museo e lo sguardo vacuo di un passante indifferente, voglio invece che vengano sparpagliate dal martello di un banditore». Dei suoi oggetti, destinati a viaggiare sparpagliati per il mondo, questo libro è il viatico. Edmond de Goncourt aveva dedicato la propria vita all'arte e all'immortalità. Col fratello aveva formato la coppia indissolubile del Journal, delle opere letterarie e delle storie e biografie, basate su infinite minuzie cartacee raccolte qui e là, con cui era creata, senza saperlo, la prima storia sociale della vita quotidiana francese. Era stato, sempre insieme al fratello, continuando da solo alla morte di lui, anche il bulimico collezionista di opere d'arte del Settecento e oggetti giapponesi, con cui inaugurare un nuovo stile di arredamento di interni. Con questo libro, Edmond puntava a uno scopo alto: fare il catalogo critico della vendita all'asta, immaginata grandiosa, da tenersi dopo la morte. Con i fondi ricavati doveva nascere l'Accademia dell'omonimo Prix Goncourt. Ma La Maison d'un Artiste era anche la presentazione al mondo di quello che egli considerava un suo capolavoro, la casa di Auteuil in cui i preziosi reperti erano esposti con ordine creativo e geniale. Il libro avrebbe creato, nelle intenzioni dell'autore, una nuova corrente di gusto. Cos'è dunque La Maison d'un Artiste? Un libro di difficile catalogazione, sfuggente a un genere preciso, e perfino di labirintica inafferrabile progettazione. È la descrizione di una dimora, stanza dopo stanza, seguendo il percorso di un visitatore. Ma è anche un catalogo ragionato, ricco di digressioni che lo trasformano a volte in una storia dell'arte, a volte in un'introduzione all'arte orientale. È la messa in scena di un artista nella sua casa-opera d'arte. Ma anche una autobiografia in cui, attraverso la storia degli oggetti, si racconta della propria famiglia, del proprio fratello, della guerra: una vita attraverso le cose. E sembra, disse Verlaine, un poema in prosa scritto da un pittore. «Perché non scrivere le memorie delle cose tra le quali si è svolta la vita di un uomo?» (Edmond de Goncourt).
1 Gennaio 2005
La nuova diagonale n. 58
728 pagine
EAN 9788838920875
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Di Edmond de Goncourt (1822-1896) e del fratello Jules questa casa editrice ha pubblicato La donna nel XVIII secolo (2010).
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