Pubblicato per la prima volta nel 1921, un romanzo al femminile che conferma tutte le qualità di Maria Messina.
Tre racconti pubblicati in questa collana (Casa paterna) hanno richiamato su Maria Messina, scrittrice di cui nel giro di un cinquantennio si era del tutto perso il ricordo, l'attenzione dei lettori e dei critici. Apprezzata da Verga, con cui intrattenne una devota corrispondenza; recensita come «scolara del Verga» da Borgese, la Messina è da accostare, piuttosto, al Pirandello dell'Esclusa e di tante novelle che oggi si possono approssimativamente definire «femministe»: quelle cioè attente, vibranti di commossa partecipazione pur nella registrazione realistica, alla condizione femminile in Sicilia qual era fino agli anni della seconda guerra mondiale. La ripubblicazione di questo romanzo (edito da Treves nel 1921), darà, crediamo, una piena conferma della qualità della scrittrice e darà misura dell'ingiustizia di averla - critici e storici della letteratura italiana - dimenticata.
1 Gennaio 1982
La memoria n. 51
152 pagine
EAN 9788838902130
Non disponibile
Maria Messina nacque a Palermo nel 1887 e giovanissima cominciò a scrivere. Vicende familiari la portarono fuori dalla Sicilia, in Umbria, Toscana, nelle Marche e infine a Napoli, mentre la sua opera conosceva notorietà e successo di critica. Negli anni Venti, una grave malattia la costrinse all'inattività e all'isolamento. Morì dimenticata nel 1944. Di Maria Messina sono state pubblicate in questa collana il romanzo La casa nel vicolo (1982), e inoltre, tutte le novelle nelle raccolte Casa Paterna (1981), L'amore negato (1993), Pettini-fini (1996), Le briciole del destino (1996), Il guinzaglio (1996), Ragazze siciliane (1997), Piccoli gorghi (1997), Personcine (1998). Nella collana «Il castello» è stato pubblicato Gente che passa (1989).
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