I più significativi scritti di Soldati sul cinema riuniti in un inedito «romanzo» involontario, nel quale «il cinema parla attraverso la scrittura».
Un cronista curiosamente sensibile, che ha il gusto della precisione giornalistica e un istinto infallibile per le complicazioni dei sensi e della ragione, va stendendo negli anni, pezzo dopo pezzo, un «romanzo cinematografico»: con attori e attrici, vecchi registi, doppiatori, truccatori e tecnici. Un «romanzo» nel quale Soldati, scrittore e cineasta, e attore di se stesso, si mette in scena nella parte di un «amico intervistatore»; di un regista e sceneggiatore, oltre che di uno spettatore cinematografico o «regista-nascosto-in mezzo-al pubblico», che tanto ha visto e vissuto, e tanto può raccontare: tra partecipazione e distacco umoresco; tra idiosincrasie, pudori, introspezioni, sentimenti segreti e rivelazioni. «Soldati è uno dei pochi scrittori che vive la sua autobiografia», abbreviava Ennio Flaiano: arriva cioè ad «autenticare la propria finzione», esplicita Domenico Scarpa.
Quello che Scarpa qui assembla, scegliendo dalla produzione di Soldati, recuperando e organizzando, è un inedito «romanzo» involontario, preterintenzionale. Uno splendido «libro apocrifo», nel quale «il cinema parla attraverso la scrittura». Salvatore Silvano Nigro
1 Gennaio 2006
La memoria n. 679
528 pagine
EAN 9788838921124
Mario Soldati è nato a Torino nel 1906 ed è morto a Tellaro, La Spezia nel 1999. Questa casa editrice ha pubblicato 24 ore in uno studio cinematografico (1985), America primo amore (2003), I racconti del Maresciallo (2004), La verità sul caso Motta (2004), Fuga in Italia (2004), La giacca verde (2005), La finestra (2005), Il padre degli orfani (2006), Cinematografo (2006), Un viaggio a Lourdes (2006), L'amico gesuita (2008), ah! il Mundial! (2008) e Corrispondenti di guerra (2009).
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