Un romanzo ispirato e sincero contro la guerra; un grido contro chi pensa che la guerra sia una legge inevitabile di natura.
«Un libro metaforico e sconvolgente, di una forza rara».
Livres Hebdo
«Io non dormo, risponde il colonnello». Ogni notte le sue vittime-carnefici lo vengono a visitare, nel palazzo sulla collina che domina la città sottostante «o ciò che ne rimane, un magma, un accumulo di materia», e gli impediscono perfino di morire, perché anche le vittime sanno che la tortura è l’arte di «non far morire troppo presto».
È uno specialista, anzi è lo specialista, ma nessuno vuole essergli troppo vicino, è «contagioso»; e spesso, guardando oltre la riva del fiume, spera nell’arrivo vittorioso del nemico: anche se questa guerra è infinita e non ha più vincitori.
L’attendente, che lo serve, si tiene lontano dal cerchio di luce che abbaglia l’uomo-cosa interrogato, e il colonnello non ne scorge mai il viso.
E vi è un terzo personaggio, ombra sperduta del dubbio e del tormento: il generale che nel delirio gioca a scacchi con il suo fantasma, il fantasma della vittoria, «un castello di carte, una costruzione illusoria e fragile». Alternando la grottesca narrazione a un poema dell’incubo, questo è un breve romanzo ispirato e sincero contro la guerra; un grido contro la «calma idiota» (da un verso di Louis Aragon in epigrafe) di chi pensa che la guerra sia una legge inevitabile di natura.
9 Aprile 2024
La memoria n. 1303
136 pagine
EAN 99788838946585
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Emilienne Malfatto (1989) è una scrittrice, giornalista e fotoreporter francese.Il suo primo romanzo Il lamento del Tigri (Sellerio 2022), ha vinto il Premio Goncourt per l’opera prima nel 2021. Con questa casa editrice ha pubblicato anche Il colonnello non dorme (2024).
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