Com'è piccolo il mondo!

Com'è piccolo il mondo!

Lingua originale: tedesco
Traduzione di Cesare De Marchi
Titolo originale: Small World

L’impero dei Koch è in balia di un vecchietto malato di Alzheimer: si tratta di Konrad, figlio di una cameriera cresciuto accanto al figlio del capostipite. Mentre la memoria recente si sfalda, affiorano ricordi del passato; e un segreto catastrofico minaccia le certezze della potente famiglia svizzera.

Da quando a sei anni la madre l’aveva abbandonato, Konrad Lang, detto Koni, era stato il giocattolo di Thomas (Tomi) Koch. E da giocattolo Koni era cresciuto, burattino senza energia propria legato ai fili dei potenti Koch, famiglia di magnati svizzeri dell’industria e della finanza. Se Tomi lasciava il Liceo a causa della sua inadeguatezza, anche Koni doveva seguirlo nel collegio per ricchi svogliati, malgrado lui non incontrasse nessuna difficoltà nello studio. Se Tomi stentava alle lezioni di piano, Koni impressionava il maestro con il suo talento che però non poteva sviluppare. Finché erano da soli, Tomi si comportava da amico, ma appena compariva qualcuno su cui voleva far colpo, ecco che Koni tornava «il figlio di una nostra ex domestica che mia madre aiuta». Col tempo, poi, ogni talento e i minimi affetti erano appassiti, e del piccolo Koni rimaneva il sessantenne di eleganza perfetta, mite e amabile ma capace solo di ubriacarsi e fare guai. Un mantenuto malsopportato, che l’ottantenne matriarca dei Koch tiene a distanza con un povero vitalizio purché stia fuori dai piedi: Elvira Senn, vedova del fondatore, matrigna di Thomas e nonna dell’erede Urs, la gran dama della finanza, che tiene nel pugno di ferro tutto il clan, gli ha rubato la vita eppure sembra avere con Koni un conto in sospeso da fargli pagare a suon di umiliazioni gratuite. Da un momento all’altro Koni si innamora e inaspettatamente smette di bere. La vita sembra finalmente si sia decisa a sorridergli, ma invece non ha finito di giocare con lui. Lo prende il morbo che fa regredire bambini, sfoca ogni ricordo recente e, per contrasto, si riaccende lo schermo del passato profondo. E, con l’avanzare dell’Alzheimer, una sera, incontrando Elvira Senn, gli affiora una battuta, innocua ma che fa balenare un ricordo che lei sperava sepolto per sempre. Un baratro d’angoscia le si apre davanti mentre le mani inconsapevoli di Koni stringono l’arma di una vendetta che non potrà godere. L’impero dei Koch è in balia di un vecchietto svanito che ripete: «com’è piccolo il mondo»; la gran dama comincia a intessere la sua ultima trama in difesa di un segreto catastrofico. Sotto la brillante levigatura della ricchezza ineccepibile, c’è un mondo di vinti dove si raccoglie ogni residua mitezza e ogni umanità, e lo svizzero Suter, artefice di intrecci thriller ingegnosi e perfetti, ha per questa piccola gente lo sguardo fraterno. Così come ha per la società che li umilia l’intelligenza impietosa e l’umorismo corrosivi, appresi da Dürrenmatt di cui è visibilmente erede.

1 Gennaio 2011

La memoria n. 838

344 pagine

EAN 9788838925375

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Libro 14 euro

Autore

Martin Suter (Zurigo, 1948) ha lavorato come sceneggiatore televisivo, come reporter e in campo pubblicitario. Con questa casa editrice ha pubblicato L’ultimo dei Weynfeldt (2010), Com’è piccolo il mondo! (2011) Il talento del cuoco (2014, 2018), Montecristo (2015) e Creature luminose (2018); e, per il ciclo di Allmen, Allmen e le libellule (2011), Allmen e il diamante rosa (2012) e Allmen e le dalie (2015). I suoi libri sono stati tradotti in 32 lingue.

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