Come mio fratello

Come mio fratello

Traduzione dal tedesco di Margherita Carbonaro
Titolo originale: Am Beispiel meines Bruders

Il romanzo più famoso di Uwe Timm, una riflessione sulla scelta e la responsabilità, sul male e le sue conseguenze. Un libro che nasce da un gesto di grande onestà intellettuale ed emotiva, oltre che di consapevolezza storica: scavando nella colpa e nella memoria disegna il ritratto impietoso della generazione che ha reso possibile il nazismo.

«Un armadio per le scope, dall’armadio spuntano dei capelli, capelli biondi: poi sbuca fuori lui, mio fratello, e mi solleva in alto». È l’unica immagine che l’autore, allora bambino, conserva del fratello maggiore. Ma subito il ricordo si fa cupo: Karl-Heinz, il fratello, si arruolò poco dopo nelle Waffen-ss, le ss combattenti, per morire nell’ottobre del 1943, ad appena diciannove anni, durante l’invasione nazista dell’Ucraina. A sessant’anni di distanza – dopo la morte dei genitori così da poter scrivere «senza riguardo nei confronti di nulla e di nessuno» –, Uwe Timm si dedica a questa stringente, quasi spasmodica inchiesta sul fratello SS. I propri ricordi di bambino ne forniscono le prime emozioni; poi quelli più oggettivi degli adulti; e le carte: le lettere dal fronte e il suo breve diario, con i non detti e le allusioni da decifrare, o addirittura il loro dire qualcosa per intenderne un’altra. Una domanda domina: mio fratello si macchiò delle atrocità sui civili e sugli ebrei in Ucraina? E come poteva, il ragazzo grande che mi raccomandava mitezza per lettera («mammina mi scrive che vuoi ammazzare tutti i russi e poi scappare con me. Bambino mio, questo non va, e se tutti facessero così?»), essere nello stesso momento parte dell’orrore? Così l’indagine si allarga ai vecchi: il padre tradizionalista; la madre più scettica; i brandelli di vita sotto il nazismo. Ma è il dopo che svela di più, la quotidianità dell’epoca della reeducation e del primo boom economico, quando si reagiva in un certo modo al «rimprovero della colpa collettiva».
Come mio fratello ragiona sui sillogismi pratici che potevano portare «i cultori di Mozart e di Hölderlin» alle disumane crudeltà; spiega le strategie psicologiche per aggirare il rimorso comune, così scoprendo zone del passato che solo la verità letteraria può raggiungere: racconto, immagine, descrizione, riflessione.
Un libro bello, triste e intelligente, che cerca luce nella complessità della memoria, della vergogna e dell’espiazione.

24 Gennaio 2023

La memoria n. 1259

224 pagine

EAN 9788838944710

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autore

Uwe Timm (Amburgo, 1940) è uno dei maggiori scrittori contemporanei tedeschi. Ha ricevuto numerosi premi per la sua narrativa, tra cui il Premio Napoli e il Premio Mondello. I suoi romanzi sono stati tradotti in ternta lingue. Con Sellerio pubblicato Un mondo migliore (2019), La scoperta della currywurst (2020), Come mio fratello (2023) e Tutti i miei fantasmi (2025).

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