Una raccolta di dialoghi teatrali da leggere come racconti. Il teatro, come l'editoria, sostiene l'autore, si esprime e significa attraverso parole pronunciate da altri.
«Non c'è gran differenza fra il teatro e l'editoria - nota Valentino Bompiani nell'intervista che chiude questo volume -. L'editoria è un modo di fare un discorso con le parole degli altri, il teatro è un modo di fare un discorso con altri che parlano. Anche per quanto riguarda il teatro, l'azione è sempre e soltanto nelle parole. Una parola è teatrale quando cambia la situazione, cioè quando è azione; diversamente non è teatrale. Il teatro è il mutamento che la parola porta nei fatti». Il teatro di Valentino Bompiani e la sua attività editoriale corrono perfettamente paralleli attraverso il Novecento. E vi è nei due una coincidenza, oltre che una coesistenza, il cui principio Bompiani ha variamente dichiarato, ma che si può condensare in una sua battuta: «c'è sempre un disordine da ristabilire», il disordine che il rovello della parola cerca di imporre all'ordine dei fatti. La conchiglia all'orecchio raccoglie parte del teatro di Bompiani, le «commedie dell'amore del disamore e della confusione», trasformate però dall'autore in dialoghi teatrali depurati dalla sceneggiatura e da leggere come racconti. L'effetto è di sorpresa: il dialogo - che è teatrale, atto appunto a germinare - nel vuoto crea situazioni e azioni, che non si vedono, ma godono di una loro rafforzata presenza.
1 Gennaio 1991
La memoria n. 240
172 pagine
EAN 9788838907357
Valentino Bompiani (Ascoli Piceno, 1898-1992) editore italiano, oltre a un gran numero di commedie dal 1930 al 1978, pubblicate nel Teatro (1980), ha scritto: Via privata (1973), Dialoghi a distanza (1986), Il mestiere dell’editore (1988), Caro Bompiani. Lettere con l’editore (1988).
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