La formazione, gli incontri, le scelte e i contrasti del metodo, l'inevitabile filosofia della storia di un grande Medievalista della scuola italiana, nelle conversazioni con lo storico Cosimo Damiano Fonseca.
Un testo di metodologia dello storico e contemporaneamente un’autobiografia intellettuale. In questa intervista sulla sua vita di studioso, il grande medievalista Cinzio Violante fa il punto e il bilancio, del suo mestiere e dei ferri del suo mestiere, ma insieme rievoca gli anni intensi della sua sofferta formazione di ricercatore a cavallo della seconda guerra mondiale e l'epoca fervida dei suoi inizi e sviluppi di studioso nel dibattito vivace dell'immediato dopoguerra. E le due cose, autobiografia e metodo, non si saldano occasionalmente: la stessa formazione di Violante, inevitabilmente da quasi autodidatta per l'interruzione settennale del servizio militare e della prigionia, preludeva alla sua adesione, quasi naturale, perché inscritta nella vicenda di vita, di una libertà di metodo improntata al rifiuto di apriorismi, ideologie, scolasticismi rigidi e gelosi. Per cui il volume racconta di grandi incontri con gli storici europei del secolo appena passato, dei dibattiti e degli scontri tra le scuole, i crociani i marxisti i neopositivisti francesi delle Annales. Ma soprattutto raffigura l’affresco appassionante - per chi ama la disciplina della storia, ma anche per il lettore che sente il fascino delle avventure spirituali - di un momento cruciale della cultura contemporanea e attuale. La scoperta di un nuovo modo di fare storia medievale: indotto dall'arrivo in Italia delle nuove correnti della storiografia, ma anche dalla diffusione del marxismo e dagli sviluppi, di parte crociana, della storia delle idee. Scoperta che rappresentò in realtà qualcosa di più, la scoperta stessa di un nuovo Medioevo dalle molteplici ma nette sfaccettature, e con esse della realtà complessa, indocile a filosofie ideologie e facili generalizzazioni, della storia stessa in generale. Ovverosia, per rifarsi alla sintesi che offre il titolo del libro, la scoperta delle irriducibili contraddizioni della storia.
2002
La nuova diagonale n. 43
156 pagine
EAN 9788838917752
Non disponibile
Cinzio Violante (Andria, 1921-Pisa, 2001) è stato professore emerito a Pisa e uno dei più insigni internazionalmente studiosi di Medioevo, Accademico dei Lincei, della British Academy, della American Medieval Academy e membro dell’Institut de France. Tra le sue opere innumerevoli: La società milanese nell’età precomunale (Bari, 1953), Studi sulla Cristianità medievale (Milano, 1972), «Chiesa feudale» e riforme in Occidente (Secc. XI-XII). Introduzione a un tema storiografico (Spoleto, 1999).
Cosimo Damiano Fonseca è professore di Storia Medievale nell’Università di Basilicata, di cui è stato Rettore. Direttore dell’Istituto di Studi Federiciani è membro di accademie (tra cui i Lincei) internazionali. Ha pubblicato tra l’altro: Aspetti della politica anglo-franco-pontificia (Milano, 1968), Civiltà delle grotte. Mezzogiorno rupestre (Napoli, 1988), Particolarismo istituzionale e organizzazione ecclesiastica del Mezzogiorno medievale (Galatina, 1987).
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