«Ciò che vi accingete a leggere è il romanzo La corrispondenza, tratto dall’omonimo film. Un’originale e formidabile opportunità per restituire alla parola scritta la supremazia usurpata dall’immagine. Una ragionevole occasione per riscattare tutto ciò che lo schermo cinematografico deve o preferisce sottintendere» (Giuseppe Tornatore).
«Possiamo continuare a vedere le stelle morte benché esse non esistano più. Anzi è proprio la loro disastrosa fine a rivelarcele». Come la lunga corrispondenza che permette a una stella di continuare a vivere grazie allo sguardo dell’osservatore, l’amore di Ed e di Amy è un legame che sconvolge le leggi del tempo e della presenza.
Ed Phoerum è un astrofisico di fama internazionale di età matura, con una famiglia e due figli. Amy Ryan, una studentessa di fisica che si mantiene con un riuscito lavoro di stuntwoman. Da controfigura, lei imita la morte, e nel suo stesso passato c’è una tragica fine che non riesce ad accettare e a raccontare per il senso di colpa lacerante. I doveri pubblici e privati dello scienziato gli impediscono di vivere alla luce del sole la relazione con la giovane amante. I loro incontri sono rari e clandestini, vissuti soprattutto nell’intima magia di una casa su un’isola. Invece, la quotidianità fortissima del loro amore è retta da una serie di rapporti virtuali. Questa rete a poco a poco li invade, li prende del tutto e trascina il loro amore oltre le porte della realtà ordinaria.
Tra il mistero di una scomparsa inspiegabile che non rompe però i segnali della comunicazione e la domanda su quale tipo di sentimento sia quello che lega a una presenza solo virtuale, il primo romanzo di Giuseppe Tornatore racconta della lotta di un amore contro la sua fine nell’età di internet. Il libro esce contemporaneamente al film. Ma, scrive il regista nella Nota al volume: «Di solito è il secondo a nascere dal primo. Non in questo caso. Ciò che vi accingete a leggere è il romanzo La corrispondenza, tratto dall’omonimo film. Un’originale e formidabile opportunità per restituire alla parola scritta la supremazia usurpata dall’immagine. Una ragionevole occasione per riscattare tutto ciò che lo schermo cinematografico deve o preferisce sottintendere».
2016
La memoria n. 1019
176 pagine
EAN 9788838934490
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Giuseppe Tornatore (Bagheria, 1956), regista premio Oscar 1990, con Sellerio ha pubblicato il volume della sua produzione giovanile come fotografo Opera prima (1990) e le sceneggiature di Nuovo Cinema Paradiso (1990), Baarìa (2009), La migliore offerta (2013) e La corrispondenza (2016) nonchè del film mai realizzato Leningrado (2018). Altre edizioni: Io lo chiamo cinematografo. Conversazione con Francesco Rosi (2014), Diario inconsapevole (2017).
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