Scriveva Leonardo Sciascia delle noterelle di Irene Brin:«Un ritratto del costume italiano tra le due guerre maliziosamente articolato e di una finezza, di una sottigliezza, di un brio che si possono dire settecenteschi».
«Un ritratto del costume italiano tra le due guerre maliziosamente articolato e di una finezza, di una sottigliezza, di un brio che si possono dire settecenteschi», scriveva Leonardo Sciascia delle noterelle di Irene Brin: «Nell'Omnibus di Longanesi, il settimanale più intelligente e meno conformista che sia stato pubblicato negli anni del fascismo alla pagina intitolata 'giallo e rosso', tra l'articolo di critica drammatica di Alberto Savinio e quello di critica musicale di Bruno Barilli, stava l'articolo di Irene Brin. Erano cose viste, raccontini, registrazioni di conversazioni e di piccoli avvenimenti in margine ad avvenimenti più grandi sul piano di una cronaca apparentemente svagata ma effettualmente attenta e pungente, si trattava dello stesso mondo, della stessa società, che Moravia ritraeva nei suoi romanzi e racconti: il mondo borghese e burocratico della capitale (e perciò il giallo e rosso, i colori romani)». Queste Cose viste 1938-1939 sono degli anni ultimi del fascismo, quelli delle leggi razziali e del rinserrarsi dell'alleanza con la Germania di Hitler. Irresistibilmente fanno pensare - coi loro caffè, i «tabarini», i pomeriggi di spese, le modiste, l'Upim, l'automobile - ai film con Vittorio De Sica, Umberto Melnati, Enrico Viarisio: una borghesia normale, desiderosa, e con un certo successo, di eleganza, di leggerezza, di modernità; che scaccia da sé le tenebre, e solo non desidera vedere, ciò che l'ironia di Irene Brin vede e non vede.
1 Gennaio 1994
La memoria n. 313
212 pagine
EAN 9788838910364
Non disponibile
Irene Brin (1914-1969), pseudonimo di Maria Rossi, è stata in Italia iniziatrice di un giornalismo leggero e colto, di cronache mondane e di costume. Ha collaborato fra l'altro all'«Omnibus» di Leo Longanesi e alla «Settimana Incom» di Luigi Barzini jr. (firmandosi «Contessa Clara»). Sono stati pubblicati da questa casa editrice: Usi e costumi 1920-1940 (1981), Dizionario del successo dell'insucceso e dei luoghi comuni (1986) e Le visite (1991).
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