Nel 1972 nacque la collana de I cristalli, che raccoglie alcuni tra i più bei volumi illustrati realizzati in Italia negli ultimi anni, nata da un’idea estemporanea di Enzo Sellerio – tratta argomenti che vanno dall’arte popolare all’archeologia industriale, dalla storia dell’arte e dell’illustrazione alla storia delle grandi famiglie. Negli anni, dopo la collana La memoria, ha captato l’impegno maggiore di Sellerio. Diretta per molto tempo da Antonino Buttitta, di questa collana lo stesso Buttitta firma come autore tre dei ventisei volumi che ne fanno parte, a cominciare dal primo, La pittura su vetro in Sicilia, argomento del quale Enzo Sellerio stesso si era occupato appassionatamente come collezionista, il che doveva avvenire per altri volumi della stessa serie. Fotografo, con rigoroso gusto grafico e svariati interessi figurativi, Sellerio pensa i volumi in funzione delle immagini. Di più: si potrebbe affermare che l'attività editoriale per lui altro non sia che il suo modo d'intendere l'immagine. La ricerca di una forma, della Forma, può essere vista come parabola della sua vita. Ecco perché, a dire di molti, Enzo Sellerio prima di tutto è un grafico e, se vogliamo usare la parola fatale, un artista involontario, al di fuori degli schemi, se è vero che è arte – nei libri che hanno diritto di chiamarsi tali – l’impianto di una copertina, la composizione di una pagina. «...Ma accanto e al di là della letteratura stessa, esiste e sussiste l’aspetto d’insieme di ogni cosa scritta. Una pagina è un’immagine. Essa dà l’impressione globale, presenta un blocco o un sistema di blocchi e di strati, di neri e di bianchi, una macchia di forme e intensità più o meno felici. Questo secondo “modo di vedere”, non più successivo e lineare o progressivo come la lettura, ma immediato e simultaneo, permette di avvicinare l’arte tipografica all’architettura, come prima la lettura avrebbe potuto pensare alla musica melodica e a tutte le arti che sposano il tempo ...» (Paul Valery, Pièces sur l'art).
Diversamente dalle collane letterarie, i volumi compresi ne I cristalli trattano tutti argomenti di carattere siciliano – scelta che obbedisce non certo a criteri di gretto regionalismo, ma di pura razionalità – a Enzo Sellerio, infatti, sembrava giusto occuparsi anzitutto di materie che erano a portata di mano e che fino ad allora non erano state oggetto di trattazioni sistematiche. Altri argomenti sono venuti alla luce in seguito a scoperte occasionali, spesso dovute alla terza professione di Sellerio, quello di “cercatore di trouvailles”, alla quale, per esempio, sono dovuti interamente alcuni volumi della collana: Dove fiorisce il limone di Buttitta, Diario fotografico del Marchese di San Giuliano, di Giuseppe Giarrizzo e Il caso Alfano di Mario Genco, frutto di scoperte al mercato palermitano delle Pulci.
Non di ultima importanza è da considerare l’aspetto ludico della collana, quasi uno scherzo per ogni libro. Diceva Sellerio: «Il pregio della mia grafica – se di pregio si può parlare – è che si tratta della grafica di un non grafico. Io uso chiamare i miei libri “i dischi del silenzio”, che sono quei dischi che i nemici del rock possono gettonare in certi jukebox americani per trascorrere alcuni minuti in pace. E questo vorrei che fosse l'effetto che la vista dei miei libri procura a chi si accosta alle vetrine delle librerie».
(Estratto e sunto da Vanni Scheiwiller e Matteo Collura in Enzo Sellerio fotografo ed editore, Verona 1991)
Volumi nel formato 24x35 stampati su carta patinata con illustrazioni in bianco e nero e a colori.
Legatura in tela con impressioni in oro, sovraccoperta a 6 colori.