L'opera più impegnativa del più innovativo scrittore latino americano, premiato col massimo riconoscimento in lingua spagnola. Un falso poliziesco, un sarcastico on the road, in cui si rappresenta l'epica di una generazione e di un continente.
Una specie di falso poliziesco, o di sarcastico on the road, a cavallo di due tempi in cui avrebbe potuto succedere tutto, il tempo delle avanguardie artistiche e il tempo della gioventù «alternativa» anni Sessanta Settanta. Arturo Belano e Ulises Lima, sedicenti poeti e piccoli trafficanti, adepti di un'improbabile ed estrema avanguardia, il «realvisceralismo», cercano attraverso l'America Latina la mitica fondatrice della loro avanguardia, Cesárea Tinajero, creatrice di un'unica composizione inedita e scomparsa nel nulla in anni distanti. Vita e opinioni raccontate, avanti e indietro nel tempo. Due momenti si incardinano l'uno nell'altro: al presente dei due detective che inseguono le tracce di Cesárea, in compagnia di un diciassettenne alla scoperta del sesso e di una prostituta adolescente in fuga dal suo protettore, seguono (o precisano, o correggono, o approfondiscono), gli indiretti resoconti, vent'anni dopo, di testimoni che conobbero Arturo e Ulises e sanno che fine fecero. Ma questi sono in realtà narratori egocentrici che si perdono in grottesche avventure di ogni genere, in cui si inseguono fugaci indizi sino a disperare che si possa davvero sapere qualcosa di Cesárea. Un vagabondare irrequieto in cui ogni evento ogni personaggio sembrano sdoppiare indefinitamente le possibilità della vita, senza che nessuno riesca alla fine ad afferrarne alcuna. E si può leggere come la metafora di una generazione, ma anche come l'epica iconoclasta e feroce di un continente il cui spirito si esprime al meglio nelle finzioni borgesiane e nelle desolate solitudini dei macondo. E finzioni e macondo sembrano vivere entrambi nelle invenzioni di Bolaño - premiato col massimo riconoscimento letterario del continente per questo romanzo -, fatte di apocrifi e verità storiche indistinguibili, di congetture e cronache, di giustificazioni di personaggi limite, di futili grandezze e magnifiche miserie.
1 Gennaio 2003
Il contesto n. 2
848 pagine
EAN 9788838916670
Fuori catalogo
Roberto Bolaño è morto nel 2003 (era nato nel 1953), nel pieno di una vita d'artista complicata dalle vicissitudini dell'esistenza, e di una creazione incessante, interpretata anche come stimolo e provocazione, alla maniera di quell'avanguardia Dada o situazionista che amava tanto. Questa casa editrice ha pubblicato: La letteratura nazista in America (1998), Stella distante (1999), Chiamate telefoniche (2000), I detective selvaggi (2003, 2009), Notturno cileno (2003), Puttane assassine (2004), La pista di ghiaccio (2004), Un romanzetto canaglia (2005), Monsieur Pain (2005), Il gaucho insostenibile (2006), Anversa (2007) e Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce (con A. G. Porta, 2007, 2011). Notturno cileno è stato inserito nella lista dei dieci migliori libri del 2003 dal «Los Angeles Times Book Review» e scelto da Susan Sontag come il libro dell'anno per Times Literary Supplement.
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