Dieci esercizi di scetticismo e di stile illustrati da dieci disegni dell'autore. Da Socrate a Galilei a Gesù, il mago surrealista rifà i processi ai grandi martiri e rovescia il giudizio: ma quello assolutorio della storia.
Tra il 1932 e il 1935 Alberto Savinio scrisse per la rivista giuridica «I Rostri» Dieci processi: dieci esercizi di scetticismo, di umorismo e di stile inconfondibile, illustrati da ? o che illustravano ? altrettanti disegni a soggetto. Savinio paradossalmente riapriva, con la penna e con la matita, fascicoli archiviati, casi passati in giudicato dalla storia: grandi martiri della loro missione, di pensiero o di umanità o di verità, condannati dal processo dei loro tempi ma santificati o mitizzati o resi icone dal tribunale della storia: da Socrate a Landru, passando per Gesù e Galilei. E, paradossalmente, e forse provocatoriamente in anni di certezze tetragone e destini gloriosi, il pittore scrittore, rovesciava il giudizio, non quello dei tribunali ma proprio quello della storia. Vi vedeva due opposti «misticismi», quello della giustizia iniqua che tormenta per intolleranza della libertà, ma contrapposto quello della santità e del fanatismo, che si ritengono così liberi e indeterminati da credere di conoscere quale sia il vero bene. E che si propongono di raddrizzare, come diceva il filosofo, «il legno storto dell'umanità».
1 Gennaio 2003
La memoria n. 562
100 pagine
EAN 9788838918407
Non disponibile
Di Alberto Savinio (1891-1925) questa casa editrice ha già pubblicato Souvenirs (1989), Torre di guardia (1993) e la corrispondenza con Henry Parisot Un'amicizia senza corpo (1999).
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