Dio non abita all’Avana

Dio non abita all’Avana

Traduzione dal francese di Marina Di Leo
Titolo originale: Dieu n’habite pas La Havane

La potenza della tradizione musicale, la passione amorosa, la sensualità della natura. Un romanzo carico di suspense e realismo che racconta la Cuba contemporanea sulla soglia di una radicale trasformazione.

Juan detto «Don Fuego», cantante dalla lunga carriera nei cabaret dell’Avana, ha quasi sessant’anni. «Il canto è la mia vita» dice di sé. «Sono una voce – testa, gambe, braccia, cuore e stomaco sono solo accessori di fortuna». Si è esibito davanti a Fidel e al compleanno di Gabriel García Márquez, ha onorato la visita ufficiale di oligarchi sovietici. Adesso lavora al Buena Vista Café, col panama in testa, i capelli raccolti in una coda, gli occhi languidi. Davanti a lui un pubblico di mezza età, signore dallo sguardo acceso, turisti appassionati di sigari e di adolescenti. Ma sono tutti pronti a lanciarsi in pista quando inizia la musica, tra video ripresi dai telefonini e selfie con l’artista e le ballerine. A Cuba il regime di Raul Castro sta volgendo al termine, e i tempi stanno cambiando. Le privatizzazioni si estendono anche alle proprietà del partito e al patrimonio nazionale, molti locali chiudono o cambiano destinazione, e Don Fuego si trova improvvisamente alla ricerca di un nuovo lavoro. Catapultato nel mondo di strada, si aggira per la capitale cercando di sfruttare la sua fama, mentre prova a recuperare un legame ormai inesistente con la famiglia. L’unica a dargli rifugio è una sorella generosa, capace di accogliere tutti quelli che ne hanno bisogno. Poi un incontro casuale, una giovane donna appena arrivata all’Avana da un piccolo paese di provincia, scuote le sue passioni. Il mistero che circonda questa ragazza solitaria ed enigmatica innesca una relazione difficile e gli fa sognare un improbabile idillio. La necessità di proteggerla lo spinge a scrutare i lati oscuri della sua città e il nuovo volto dell’isola.
Yasmina Khadra racconta la Cuba contemporanea sulla soglia di una radicale trasformazione. Attraversando quelli che sembrano i suoi maggiori stereotipi, trascrivendo nella sua lingua letteraria e immaginifica la potenza della tradizione musicale, il mito dell’amore latinoamericano, la sensualità della natura, lo scrittore algerino scrive una storia carica di suspense e realismo, una riflessione nostalgica sulla giovinezza lontana, sul ruvido presente, sul sogno caparbio e irrinunciabile di un futuro sereno.

2017

Il contesto n. 80

244 pagine

EAN 9788838936869

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Libro 16 euro

Autore

Yasmina Khadra, pseudonimo di Mohamed Moulessehoul, è uno scrittore stimato e apprezzato nel mondo intero. Nato in Algeria nel 1956, reclutato alla scuola dei cadetti a nove anni, è stato ufficiale dell’esercito algerino. Dopo aver suscitato la disapprovazione dei superiori con i suoi primi libri, ha continuato usando come pseudonimo il nome della moglie. Nel 1999 ha lasciato l’esercito svelando così la sua vera identità e ha scelto di vivere in Francia. In Italia sono pubblicati molti dei suoi romanzi, tra cui i due noir Morituri (1998) e Doppio bianco (1999), e Quel che il giorno deve alla notte (2009), miglior libro del 2008 per la rivista letteraria «Lire» (adattato a film nel 2012). Con Sellerio: Gli angeli muoiono delle nostre ferite (2014), Cosa aspettano le scimmie a diventare uomini (2015, 2022), L'ultima notte del Rais (2015), L'attentato (2016), dal quale è stato tratto il film di Ziad Doueiri, Khalil (2018), L'affronto (2021), Le rondini di Kabul (2021), Il sale dell'oblio (2022)  e Cosa sognano i lupi (2024). 

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