In questi racconti troviamo un fervore sensuale investito nel rinvenire un passato dal fascino magnetico.
Inglese, aristocratica, cosmopolita, vittoriana, fiorentina d'adozione, studiosa d’arte, assertrice dell'emancipazione femminile, ricercatrice instancabile di cronache e antiquaria, non è difficile prevedere cosa dicessero, all'esteta Vernon Lee, i paesaggi peninsulari, cosa vi cercasse e quali suggestioni ricavasse per trasferirli nei suoi racconti italiani. La nostalgia per le perdute presenze mitiche, per gli antichi dei ed eroi, per il gelido tocco degli inquieti fantasmi locali lasciati da una qualche crudeltà selvatica e primordiale o perversamente raffinata: «soffitta fatidica - diceva dell'Italia in un saggio sulle arti - colma di carabattole misteriose e di ammiccanti fantasmi dove soddisfare gli istinti elementari della finzione e del romanzesco». In numerosa e buona compagnia, sappiamo, in questa ricerca di carabattole nella soffitta dell'immaginario fantastico italiano. Una compagnia che va almeno da Stendhal, passando per le cronache di Croce, fino ai racconti di Tomasi di Lampedusa, e oltre - Patricia Highsmith forse, e addirittura un certo cinema thriller italiano degli anni Settanta e Ottanta (alla Dario Argento e alla Pupi Avati) -, in cui i racconti della Vernon Lee - quelli di Possessioni pubblicati qualche anno fa in questa collana e le quattro finzioni mitologiche e fantastiche di questo Dionea - figurano come non trascurabili. Anzi notevoli per il fervore sensuale investito nel rinvenire un passato dal fascino magnetico: come, in questi racconti, la mitica bellezza della ninfa Dionea che torna dal mare in un villaggio ligure e soggioga e perde; o il sopravvivere di un sanguinario Spirito Ferino pagano nella reliquia di una chiesa cristiana; la storia sigillata in un cassone nuziale; e l'enigma connesso alla statua sepolcrale di Ilaria del Carretto.
1 Gennaio 2001
La memoria n. 497
124 pagine
EAN 9788838916915
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Vernon Lee, pseudonimo di Violette Paget, (Château Saint Léonard, 1856-Maiano, Firenze, 1935) scrisse studi di estetica e monografie sulla civiltà letteraria e musicale italiana, che diffusero in Inghilterra un gusto per periodi e autori meno noti. Ad essi accompagnò un gran numero di racconti fantastici, spesso di ambiente italiano. Questa casa editrice ha pubblicato Possessioni (1982), l'unico testo teatrale Arianna a Mantova (1996), Dionea e altre storie fantastiche (2001) e L’avventura di Winthrop (2003).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: