Una saga al femminile di impronta nettamente autobiografica: si succedono figure di figlie, geniali, a loro volta madri, che divorano spiritualmente, sacrificando a sé chi diede loro la vita. Il riconosciuto capolavoro della Vivanti.
I divoratori sono i giovani geni destinati a consumare, generazione dopo generazione, chi è loro più vicino e più li ama. Con questo libro, il suo riconosciuto capolavoro, pubblicato prima in inglese e poi riscritto in italiano nel 1911, Annie Vivanti, singolare figura di scrittrice e protagonista della vita pubblica letteraria, fortemente di genere (come oggi si direbbe), circondata dalla fama e seguita dai pettegolezzi, riconquistò, dopo un ventennio, il mercato librario italiano, per non lasciarlo più fino alla morte. È una saga al femminile di impronta nettamente autobiografica: si succedono figure di figlie, geniali, a loro volta madri, che divorano spiritualmente, sacrificando a sé chi diede loro la vita: Nancy, la poetessa, poi la figlia Anne-Marie, enfant prodige del violino, e infine il figlio di questa nel quale anche la musicista si annulla per produrre nuovo genio. E ciò che colpisce di questa scrittrice, è la suggestiva capacità di trascinare il lettore in ambienti che nascondono il loro sapiente esotismo, la loro dosata miscela di dramma e commedia avventurosa lievemente inebriante, nel vissuto dell’autobiografia. Finzioni e cose viste realmente, difficilmente distinguibili, confuse dal brillante profilo di una donna abilissima a fare di se stessa una narratrice e insieme anche un personaggio: il personaggio. Nei Divoratori palpita tutto l’ampio respiro di un mondo sospeso tra realismo e fantasia, che trascorre dai sogni dell’infanzia alle disillusioni ironiche di amori imperfetti, dalle segrete dolcezze dei sentimenti adolescenti alle miserie dei quartieri popolari, da Montecarlo a New York alla campagna inglese. Una storia in cui si riversano le tante storie di personaggi dall’anima teatrale, attori e comparse popolanti l’ampia commedia umana che per questa artista, che Carducci amò, figlia di un esule mazziniano e sposa di un patriota irlandese, era la vita.
1 Gennaio 2008
La memoria n. 736
560 pagine
EAN 9788838922374
Annie Vivanti (Londra 1866-Torino 1942) visse tra l'Inghilterra, la Svizzera, gli Usa e l'Italia. Esordì con la raccolta poetica Lirica (1890), con la prefazione di Giosue Carducci, seguita dal romanzo Marion artista di caffé-concerto (1891). Fra la giovane ed il grande poeta intercorse, fino alla morte di lui, un'intensa amicizia sentimentale. Sposatasi nel 1892 col patriota irlandese John Chartres, la Vivanti visse vent'anni tra Inghilterra e America, pubblicando racconti, romanzi e testi teatrali mai giunti in Italia, dove si credeva conclusa la sua carriera letteraria. Ma nel 1911 il romanzo I divoratori segnò la rinascita della produzione in Italiano, e la ripresa di un successo ininterrotto. Di Annie Vivanti questa casa editrice ha pubblicato: Racconti americani (2005) e Marion artista di caffè-concerto (2006).
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