Un dizionario della memoria, una pagina eccezionale della storia della Sicilia.
Tra le società di ancien régime, prima della semplificazione degli stati di diritto e delle costituzioni, la Sicilia particolarmente aveva ordinamenti giuridico politici complessi, difficili da decifrare. Questo anche perché successive dominazioni si erano installate nell’Isola, con i loro assetti statali, però lasciando perlopiù sopravvivere le tradizionali peculiarità siciliane e le sue sedimentate tradizioni. Conoscere tali peculiarità nel loro significato, nella loro collocazione d’insieme e nel loro funzionamento, costituisce una specie di lessico che permette di ben decifrare il linguaggio con cui parla la storia. Ma non solo questo, una tale presa di familiarità con le istituzioni, le figure, le cariche, i costumi politici, di potere o collettivi, le tradizioni sociali dà il senso più vivo, come una galleria di quadri mobili, illuminazioni di momenti significativi, del destino storico della Sicilia, del senso della sua storia, anche in riferimento all’oggi. Ed è con questo scopo infatti, che Francesco Paolo Castiglione ha composto il suo Dizionario, poco prima di morire prematuramente, quasi a bilancio di decenni di studi e di opere. Storico, senza cattedre accademiche, ma cultore profondo e appassionato, di un sapere sconfinato delle cose di Sicilia e guidato da un saldo orizzonte interpretativo, a indicare l’obiettivo del suo libro scriveva: «è il tentativo di favorire una rilettura della storia di Sicilia, operata non attraverso il susseguirsi cronologico di gesta e avvenimenti, ma mediante l’analisi dall’interno di fatti e fenomeni che, singolarmente, sfuggono di norma al lettore comune, ma che costituiscono la struttura profonda delle vicende umane che essi hanno determinato e regolato e da cui, a loro volta, sono stati plasmati. Rilettura che, evitando ogni acritico e sterile sicilianismo, possa contribuire al recupero, su un piano squisitamente culturale, dell’orgoglio di quell’identità siciliana, mediterranea ed europea, che le strutture politiche di ogni tempo hanno fatto perdere ai siciliani».
Così la sua opera è una vera mappa, o una guida in una storia difficile incantata e sotterranea com’è quella della Sicilia. E chiamarla Dizionario risulta contemporaneamente riduttivo e proporzionato. Riduttivo se induce a considerarla soltanto un esaustivo regesto di voci in ordine alfabetico per comprendere il significato dei termini istituzionali politici e sociali che si trovano inspiegati (spesso incompresi) nella storiografia e nei documenti. Proporzionato al valore prezioso di questa ricostruzione, se s’intende ciascuna di queste voci alfabetiche come un orientamento elettivo sulla vertiginosa complessità, spesso enigmatica se non si guarda dall’interno, di una storia insieme così distinta e così europea, così occidentale e così orientale.
1 Gennaio 2010
La diagonale n. 128
640 pagine
EAN 9788838924552
Non disponibile
Francesco Paolo Castiglione, storico appassionato e coltissimo delle cose di Sicilia, era nato a Palermo nel 1939. Tra i suoi scritti: La Confraternita Imperiale dei Sette Angeli in «Archivio storico siciliano» (1982), Una regina contro il Risorgimento. Maria Sofia delle due Sicilie (1992), Malasicilinità. Alle radici storiche della società siciliana (1996), Cose di giustizia. Il carcere a Palermo dai Viceré all’Unità d’Italia (1998). Con Sellerio ha pubblicato Il segreto cinquecentesco dei Beati Paoli (1999) e postumo Dizionario delle figure, delle istituzioni e dei costumi della Sicilia storica (2010). È morto nel 2002.
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