Stefano Premuda è un personaggio vero (o quantomeno verosimile) al quale Stuparich dà voce, per fargli narrare ancora di sé e delle sue donne.
«Era, Giani Stuparich, il maggiore superstite di quegli scrittori triestini la cui maturazione spirituale aveva coinciso con gli anni della prima guerra mondiale, e i cui precedenti letterari vanno cercati, oltre che in quel clima mitteleuropeo che è caratteristico della loro terra, posta all'incrocio di culture diverse, anche nell'ambito fiorentino delle esperienze vociane». Così scriveva Arnaldo Bocelli su Il Mondo. Il lirismo lieve del gruppo de La Voce si congiunge, in questi racconti d'amore di sensualità discreta, alle atmosfere psicologiche rarefatte proprie della cultura della crisi di origine mitteleuropea.
1 Gennaio 1983
La memoria n. 73
188 pagine
EAN 9788838902352
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Giani Stuparich (Trieste, 1891 - Roma, 1961), narratore e saggista formatosi artisticamente nell’ambiente fiorentino del «La Voce» di Prezzolini, è ricordato anche per le sue prose diaristiche e autobiografiche (Colloquio con mio fratello del 1925 e Guerra del '15. Dal taccuino di un volontario del 1931) e per il romanzo Ritorneranno (1941).
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