I drogati e gli altri. Le politiche di riduzione del danno

I drogati e gli altri. Le politiche di riduzione del danno

Nota di Adriano Sofri

Alla luce di un utile confronto con gli Stati Uniti, l'autrice affronta il problema della droga e delle relative misure di «riduzione del danno» adottate dai Paesi europei.

«... Le autorità che per ignoranza e demagogia, ma anche per una convinzione spinta fino all'investitura salvifica, proclamano la guerra alla droga e fanno, o lasciano fare, la guerra ai drogati, sono, temo, complici di violenze terribili contro il loro prossimo, e di quella devastazione criminale della vita associata che più temono e osteggiano, di cui il mercato della droga è, con quello delle armi, il centro. La "sicurezza", nell'accezione mezzo popolare e mezzo demagogica ora invalsa, la "microcriminalità", e buona parte dello stesso degradarsi dell'immigrazione, sono funzioni dirette del mercato illegale e clandestino delle droghe. A volte la cecità può spingersi fino a ostacolare la cura piccola e preziosa delle infermiere e dei barellieri ai bordi della battaglia - può avvenire per lo scambio delle siringhe, come, del resto, per l'offerta dei preservativi: in nome del fatto che ci si "rassegnerebbe al problema", o che "il problema non si risolve". Del resto la "riduzione del danno", come qui si spiega vivacemente, non è il ripiegamento, rassegnato e combattivo insieme, sull'opera del soccorso al minuto, sull'infermeria in luogo della medicina, sulla carità ravvicinata in luogo della vasta solidarietà. Più ambiziosamente e rigorosamente, la riduzione del danno ha invece bisogno di rinunciare alla gratificazione del moralismo, del biasimo punitivo e vendicativo - quello sì che è un piacere, e penosa l'astinenza per i suoi praticanti - per continuare a vedere persone, e non "il problema", anche quando l'avventura delle persone è diventata "problematica".» (Adriano Sofri)

Autore

Grazia Zuffa è psicologa, e insegna Psicologia delle tossicodipendenze all’Università di Firenze. È stata eletta al Senato per due legislature, partecipando alla discussione della legge sulle droghe del '90. Ha costituito l'associazione Forum Droghe, e attualmente dirige Fuoriluogo, mensile su «droghe e diritti». Ha curato il volume S'avanza una strana eroina. Politiche di sperimentazione in Europa (1999). Autrice di saggi anche sui temi della sessualità e procreazione, ha pubblicato, insieme a Maria Luisa Boccia, il libro L’eclissi della madre (1998).

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