Duveen. Il re degli antiquari

Duveen. Il re degli antiquari

Traduzione dall’inglese di Pavlov Dogg
Titolo originale: Duveen

Tra avventura e colpi di scena la biografia del più importante mercante d’arte della prima metà del ’900, un personaggio leggendario che contribuì alla formazione delle maggiori collezioni americane.

All’origine delle maggiori collezioni americane (tra le più cospicue le Morgan, Mellon, Frick, Kress, Huntington, che a loro volta sono alla base dei musei più importanti) c’era lui, Joseph Duveen (1869-1939), che comprava tesori e li rivendeva a un’élite affamata di bellezza e ancora grezza. Mercante d’arte, anzi: il primo mercante d’arte nel senso attuale, aveva capito due cose fondamentali: che negli Usa stavano i quattrini e in Europa le opere d’arte, e che queste dovevano circolare il più possibile perché «non appartengono a noi. Appartengono al popolo».
«Duveen seppe trasformare il gusto artistico degli americani grazie alla sua energia e alla sua audacia. Oltre ad educare quel piccolo gruppo di collezionisti suoi clienti, seppe creare un pubblico americano per i capolavori della pittura. [...] Filibustiere o meno, è certo che seppe costringere i milionari ad accumulare grandi tesori, farne una schiera di orgogliosi collezionisti e infine far approdare le loro collezioni nei musei pubblici, consentendo agli americani di ammirare tantissimi capolavori».
Arbitro assoluto del gusto dei ricchi, e non solo quanto a dipinti, i suoi trucchi per convincere i nababbi a spendere cifre mai viste sembrano usciti da una sceneggiatura di Frank Capra. Ma proprio perché in fondo convinto che un’opera d’arte non ha prezzo, per Duveen comprare era più degno di passione ed entusiasmo che vendere. Un acquisto diventava perciò un episodio di caccia e di avventura avvincente per lui e per chi vi assisteva.
Scritta da un commediografo di successo e autore di ritratti letterari del «New Yorker», questa biografia è rimasta celebre. Dello spazio in cui è nata (a puntate, per una rivista), conserva la freschezza, la narratività più attenta al movimento che all’analisi, la spregiudicatezza di giudizio.

2018

La memoria n. 1087

280 pagine

EAN 9788838937484

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autore

S.N. Behrman (1893-1973) è stato un celebrato autore di teatro con un legame speciale con Hollywood (dalle sue pièce, commedie sofisticate di successo per il cinema), biografo, sceneggiatore e collaboratore di riviste. Ha adattato opere letterarie per film famosi (tra cui alcuni con Greta Garbo) lavorando con registi quali King, Mamoulian, Cukor, Ford. Per il «New Yorker» scrisse una serie di apprezzatissimi ritratti di personaggi.

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