L’esaltazione della bibliofilia attraverso un invito alla pratica scrittoria e un atteggiamento critico nei confronti delle virtù della stampa.
Nell'Elogio degli amanuensi, «Tritemio - scrive Andrea Bernardelli nell'Introduzione al libro - sente il bisogno di reiterare un invito alla pratica scrittoria e di salvare un mondo e un'istituzione, lo scriptorium e i suoi «devoti copisti», ormai in via di estinzione».
1 Gennaio 1997
Il divano n. 124
128 pagine
EAN 9788838913839
Giovanni Tritemio (Johannes Trithemius) nasce nel 1462 a Trittenheim sulla Mosa. Compie i primi studi a Trier e Heidelberg. Qui entra in contatto con il circolo di umanisti tedeschi raccolto attorno al vescovo di Worms, Johannes von Dalberg. Nel 1482 entra nell'ordine benedettino nel monastero di S. Martino di Sponheim. Meno di un anno dopo, a soli ventun anni, viene eletto abate dello stesso monastero. Nel 1506 si trasferisce a Würzburg divenendo abate del monastero di S. Giacomo. Qui muore il 13 dicembre 1516. Fu autore di importanti testi di letteratura monastica. Restano inoltre celebri, perché legati alla tradizione magica ed esoterica tipica del tempo, due trattati di crittografia e magia, la Steganographia (inedita fino al 1606) e la Polygraphia (1508).
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