Illustrate da 25 disegni a china
«Pare a me che l'epigrafe abbia ad annunciare, quasi lampo, la sostanza del libro e la mente dello scrittore» (Ugo Foscolo).
Chi può sapere come Leonardo Sciascia sceglieva le sue epigrafi? Se dall'epigrafe veniva l'idea, o l'epigrafe seguiva il romanzo a condensarne il concetto. Se esiste un filo nascosto che lega le epigrafi tra loro, come tracciando un messaggio sui messaggi che sono i suoi libri. O se Sciascia semplicemente cedeva alla sostanza magica della libera frase fluttuante solitaria. Soltanto la percezione del lettore che ama Sciascia può immaginarlo a suo piacere. Destinatari dell'epigrafe, «di questo prezioso testo fuori testo, - scrive Vincenzo Consolo nella Prefazione a questo volume - siamo noi. Destinatario è, nel caso di cui vogliamo qui discorrere, Pino Di Silvestro, lettore privilegiato per l'appassionata, straordinaria capacità ch'egli possiede di percorrere il "testo" sciasciano, di riassumerlo e assumerlo nell'epigrafe, di stendere su di esso una sua ulteriore epigrafe, un suo visivo paratesto che è il corpo dei disegni, delle chine: il testo vale a dire di questo suo libro. Che è quanto di più sciasciano si possa fare, per ammirazione e per immedesimazione, per scrittura, per stile».
1 Gennaio 1996
La memoria n. 375
92 pagine
EAN 9788838913174
Pino Di Silvestro (1934) ha pubblicato presso questa casa editrice August von Platen. Morire a Siracusa (1987), Jetz komme, Feuer! (Milano, 1993). Xilografo e acquafortista, ha illustrato con grafica originale opere di Luciano, Euripide, Sofocle, Ovidio, Goethe, Eschilo. Vive e lavora a Siracusa.
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