«Scritta da Jules Verne nei suoi ultimi anni, e finora inedita, questa novella offre la caratteristica di tendere verso conclusioni di un certo pessimismo, contrarie al fiero ottimismo che anima i Viaggi Straordinari». (M. J. Verne)
«Verso la fine della vita - scrive Michel Serres - Verne ha scritto il romanzo della trasgressione, L'éternel Adam. Trasgressione in senso geologico. Corrisponde, nella visione ciclica della storia, a una rappresentazione. I continenti sprofondano e le isole affondano, tutta la terra è sott'acqua. Disperatamente girano i naufraghi, in verticale alle città, ai paesi e alle montagne, inghiottiti, scomparsi. Regressione della terra sotto la materia liquida. Regressione storica: gli ultimi esseri umani perdono le tecniche, l'agricoltura, l'abbigliamento e persino la parola. Ritorno alla bestialità originaria prima della ripresa, quando la terra e il suolo ritorneranno. Il cerchio dell'eterno diluvio che sommerge i limiti fissati e semina le risorse, sia che si tratti della storia-tempo o della terra-spazio, dell'umanità collettiva o dell'ominità, il ritorno alle acque primitive segna una fine e una rinascita».
1 Gennaio 1984
La memoria n. 94
92 pagine
EAN 9788838902567
Non disponibile
Jules Verne (1828-1905) iniziò per l'editore Hertzel il ciclo narrativo dei Voyages extraordinaires nel 1863 e proseguì fino alla morte, lasciando un certo numero di testi inediti. L'éternel Adam fu pubblicato postumo nel 1910 su «La revue de Paris» e nello stesso anno inserito nella raccolta di racconti verniani Hier et demain. La Nota al lettore è a firma di Michel-Jules Verne (1861-1925), figlio di Jules e curatore degli inediti verniani, ai quali apportò modifiche e correzioni, e a volte anche contributi originali. Alcune ricerche recenti tendono a dimostrare che L'éternel Adam sia appunto opera di Michel-Jules. Ma nulla di conclusivo è stato raggiunto su questo piano.
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