Dall’autrice di Hotel Tito, acclamato come uno dei maggiori romanzi sulle guerre jugoslave, un’opera sull’identità incatenata dalle convenzioni, sul potere liberatorio del rispetto e della sensibilità verso gli altri.
Una madre, una figlia, la sua compagna, tre donne ma una non può e non vuole esserlo. Tre punti di vista diversi, inattesi, radicali. Lucija, la figlia, è costretta da un incidente a vivere segregata nel proprio corpo e immersa nel proprio pensiero. Nell’inerzia assoluta delle membra ma nella mobilità dello sguardo e della sensibilità prende atto di cosa significhi essere prigionieri di se stessi e degli altri, subire la volontà e i desideri altrui. Attorno a lei si muovono sua madre e Dorian, che dopo Lucija prendono la parola per raccontare la propria storia. Dorian quando incontra Lucija è ancora Dora, una donna con dentro un uomo, poi ha scelto di iniziare la transizione della propria identità; da quando ha l’aspetto di un uomo tutto è cambiato nella sua vita, «basta alzare la mano, richiamare l’attenzione perché si venga presi sul serio, pagati di più, perché non si venga derisi, sfruttati, non si diventi oggetto di battute». Dorian comprende e ama Lucija ma non è mai stato accettato dalla madre di lei, perché per questa donna la reazione naturale nei confronti del diverso è reprimerlo, ripudiarlo e punirlo. Eppure soffre a sua volta, succube da sempre della dittatura dell’altro: del padre, del marito, della suocera, della società. È una madre con due figli, Tomislav e Lucija, un maschio e una femmina: non li uccide come Medea, ma li divora per amore. Quando sarà lei a raccontarsi restituirà uno straordinario resoconto della propria vita segnata da ruoli e doveri, silenzio e dolore.
In Figli, figlie, Ivana Bodrožić immerge i suoi personaggi nella violenza trasmessa dalla famiglia e dalla società senza cercare facili colpevoli. La sua è una storia delicata e drammatica, narrazione di corpi, femminili e maschili, di aspettative biologiche, sociali, ideologiche, dei limiti che pongono nella ricerca del proprio carattere e del proprio destino. È un’opera che è stata acclamata per il suo stile e la forza emotiva, che mai accoglie tesi scontate e prive di sostanza, e che racconta una delle storie d’amore più tenere e tormentate della recente letteratura europea.
29 Agosto 2023
Il contesto n. 144
276 pagine
EAN 9788838945649
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Ivana Bodrožić è nata a Vukovar nel 1982 dove ha vissuto fino all’inizio della guerra nel 1991 quando è stata sfollata in un albergo a Kumrovec con la sua famiglia. Laureata presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Zagabria, ha pubblicato diverse raccolte di poesia tradotte in numerose riviste letterarie internazionali. Nel 2016 ha pubblicato il thriller politico Rupa. Hotel Tito ha vinto il Prix Ulysse come migliore opera prima ed è stato tradotto in dieci paesi.
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