La famiglia di capitani d’industria che per ottant’anni, fino agli anni Venti del ’900, ha dominato la scena economica, mondana e culturale di Palermo: la prima storia completa dell’ascesa, fortuna e decadenza dei Florio.
Questo studio di Simone Candela è da considerare come la prima storia completa dell’ascesa, fortuna e decadenza, prima di tutto economica, dei Florio, minuziosa sino ai conti della spesa, che venne inoltre a sfatare alcuni luoghi comuni sugli «aristocratici» borghesi della Palermo felicissima. La presente edizione giunge al lettore con novità e aggiunte nella parte finale, risultanti da nuovi materiali d’archivio, ma conservando il risvolto di copertina con cui Leonardo Sciascia presentava la prima del 1986: «La rapidità dei ricambi, delle alternanze, delle sostituzioni e successioni è una “costante” della vita siciliana, della storia siciliana. All’interno di ogni categoria sociale – aristocrazia, “borghesia”, imprenditorialità, mafia – non c’è mai stato l’assestamento di una “discendenza”, di una continuità nell’ordine delle generazioni. Con antica voce sarebbe da dire che ogni principio contiene la fine, ogni ascesa la decadenza, ogni accumulazione la disgregazione: e nel rapido succedere, per dirla con l’immagine ultima del Mastro don Gesualdo, alle mani di coloro che “hanno fatto la pappa”, le mani di coloro che imprevidentemente e prodigalmente la disperdono. Da ciò, appunto in Verga, quella specie di “superstitio” che alla volontà di mutar stato, e al mutarlo, assegna catastrofe e pena. Da ciò il dover mutar tutto affinché nulla muti del principe di Lampedusa.
«A tale “costante” non sono sfuggiti i Florio. Ma sarebbe fin troppo facile, e di facile letteratura, inscrivere interamente in essa la loro parabola. Nella loro ascesa e nel loro declino si può anche intravedere una fatalità verghiana e lampedusiana: ma ci sono anche, e sopratutto, delle ragioni precise, delle ragioni “scientifiche”: nel senso che la scienza dell’economia può sceverarle e analizzarle. Quello che viene assunto come mito, un mito che oggi si assomma al “revival” della bella epoca, dell’arte nuova, del liberty, è un fatto: ha cause, concause, effetti che hanno a che fare con eventi storici, leggi dello Stato, mercati, concorrenze, errori. Ed è quel che in questo libro Simone Candela studia e mette in luce, attraverso un lavoro d’archivio finora trascurato».
1 Gennaio 2008
La nuova diagonale n. 76
516 pagine
EAN 9788838922893
Simone Candela è nato a Palermo nel 1937 e vive a Reggio Emilia. Ex dirigente delle Dogane, ha pubblicato Dalla Fonderia Oretea al Cantiere Navale (Palermo, 1991), La Fonderia Oretea di Palermo (Palermo, 1991), I piemontesi in Sicilia. 1713-1718 (Caltanissetta-Roma, 1996), saggi di storia economica particolarmente dedicati al secolo XIX. Ha compilato le voci «Florio» per il Dizionario Biografico degli Italiani, edito dalla Treccani, e per la Enciclopedia della Sicilia (Parma, 2006). Con la prima edizione de I Florio, nel 1986 ha vinto il Premio Europa dei Librai europei.
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