Le annotazioni sul viaggio in Italia, offrono una sequenza di impressioni e di immagini, lontane da ogni luogo comune e dalla visione oleografica imperante.
Karel Čapek scrisse questi Fogli italiani per un quotidiano di Praga nel 1923 - raccogliendoli in volume nello stesso anno - giorno per giorno del suo viaggio in Italia. «Né una guida, né una cronaca di viaggio»: piuttosto, il diario del viaggio si articola per una sequenza, quasi una congerie, di impressioni e di quadri in cui sono aggirati il luogo comune e l'oleografia, oppure, più spesso, circondati di ironia graffiante.
1 Gennaio 1992
Il divano n. 41
128 pagine
EAN 9788838908422
Karel Čapek (Malé Svatoňovice, 1890-Praga, 1938) scrisse racconti, prose di viaggio e varie, romanzi e drammi. Specie per il teatro rappresentava, in opere realizzate in famose messe in scena, utopie anticipatrici, come R.U.R., in cui per la prima volta compare il termine «robot»; come Il caso Macropulos, in cui si immagina una società dell’infinita giovinezza; come La malattia bianca, in cui una pandemia è l’artificio letterario per trattare l’ascesa della dittatura militare. Collaborava con lui il fratello Josef, pittore, morto nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Sellerio ha pubblicato: Racconti tormentosi (1992), Fogli italiani (1992), L'anno del giardiniere (2008, 2021).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: