Fuga in Italia

Fuga in Italia

Tradotto in: Francia Editions Gallimard.
A cura di Salvatore Silvano Nigro

Settembre 1943: sorpreso dall’invasione tedesca Soldati fugge da Roma a Napoli e annota quel che vede. Il romanzo di una disfatta storica e morale, di uno scrittore che aveva «il piacere fisico e intellettuale della fuga».

«Soldati dà sempre l'impressione di voler fuggire. La fuga è una condizione della sua intelligenza e del suo spirito. Sorpreso, dall'armistizio del settembre 1943, e messo allo sbaraglio per la sua attività politica, dovette fuggire da Roma a Napoli, già occupata dagli Alleati. La fuga è durata dal 14 settembre al 3 ottobre. Prima in treno, poi in bicicletta e la bicicletta, per chi conosce Soldati, è un "amore di gioventù" sempre felice. Quello che gli capitò in quei giorni, gli uomini che incontrò, e tanti pensieri provati a quelle viste dolorose o a quegli incontri drammatici, si ritrovano adesso nel suo ultimo libro. Eppure, in questa Fuga in Italia vi è, ad un tratto, e grande, da sovrastare ogni altra cosa, il piacere fisico ed intellettuale della fuga. Il piacere, cioè, d'andare in modo violento, improvviso, da un luogo in un altro, recando in se stesso l'irrequietudine morale nella quale vive la più forte caratteristica del suo temperamento [...] Questo suo libretto, Fuga in Italia, lo rivela forse più di quanto egli stesso non pensasse di mostrarsi. I suoi gusti, le sue preferenze, le sue adesioni o repulsioni, il disprezzo e l'amore sono presenti in ogni riga. La sua scrittura pare semplice, immediata. Invece è tutta misurata sui suoi nervi, sulla sua sensibilità nell'interpretare un paesaggio, un colore, un moto dell'animo [...] Soldati, qualche volta, nella vita, ha il gusto della commedia, del divertimento; ma nei suoi libri e in quei momenti cinematografici più vicini al suo temperamento, egli si presenta con una verità e con una semplicità che sono la sua forza. Così anche in questo Fuga in Italia. Ha tutta l'aria di un'operetta nata per caso, quasi controvoglia; ma è libera, spregiudicata, sensibile, proprio come soltanto gli scrittori non miseramente professionisti sanno dare». Enrico Emanuelli (1947)

Autore

Mario Soldati è nato a Torino nel 1906 ed è morto a Tellaro, La Spezia nel 1999. Questa casa editrice ha pubblicato 24 ore in uno studio cinematografico (1985), America primo amore (2003), I racconti del Maresciallo (2004), La verità sul caso Motta (2004), Fuga in Italia (2004), La giacca verde (2005), La finestra (2005), Il padre degli orfani (2006), Cinematografo (2006), Un viaggio a Lourdes (2006), L'amico gesuita (2008), ah! il Mundial! (2008) e Corrispondenti di guerra (2009).

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